Cultura

Dal primo luglio per entrare al Pantheon servirà pagare un biglietto. La decisione del ministro Sangiuliano: “Il motivo? Etico”

di F. Q.

Dal primo di luglio per entrare al Pantheon di Roma si dovrà pagare un biglietto. La decisione è stata presa dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sostenitore della tesi che per fruire dei beni patrimoniali bisogna pagare quello che c’è da pagare: “Il biglietto di ingresso agli Uffizi – ha detto un paio di settimane fa – non possono costare meno di una pizza. Dobbiamo avere coscienza del valore della cultura”. E quindi lo stesso ragionamento si applica sul Pantheon, “il sito museale più visitato in Italia”, sottolinea il ministro. “Con il ricavato dei biglietti – continua – riusciremo ad alimentare qualche mensa per i poveri e ad affrontare lavori di ristrutturazione e di rigenerazione del monumento, allestendo anche la parte retrostante come museo”. In base all’accordo firmato tra ministero e vicariato di Roma a marzo, il ticket sarà di 5 euro: il 70 per cento andrà al ministero, il 30 alla diocesi di Roma. Resterà libero l’accesso per le funzioni religiose e gratis l’ingresso per i residenti. Confermate anche le gratuità previste dal decreto ministeriale per i musei statali (come la prima domenica del mese), fino ai 25 anni si pagheranno 2 euro. Il ministro rivendica la policy di ritoccare verso l’alto i biglietti dei musei: “C’è un motivo etico: una cosa, se vale, deve essere pagata”, ribadisce, ricordando che il welfare museale in Italia è già ampio, tra prime domeniche gratuite, l’ingresso libero il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre, le facilitazioni per giovani e studenti e le card per gli anziani. “Peraltro questa politica dei prezzi mi sta dando ragione: il Colosseo, gli Uffizi, il Museo archeologico nazionale di Napoli, Pompei sono sold out. Anzi sono quasi pentito di non aver ritoccato ancora di più” conclude con una battuta.

Sangiuliano ha anche annunciato che dal 16 luglio si potrà raggiungere Pompei con un treno no-stop da Roma, in collaborazione con Ferrovie dello Stato, che porterà i visitatori direttamente alla stazione ma anche agli scavi. All’interno si potrà vedere un video che introduce alla storia di Pompei e si potrà acquistare il biglietto di accesso all’area archeologica.

Il ministro – che è intervenuto a uno degli incontri organizzati alla masseria di Bruno Vespa in Puglia – ricorda che per quanto riguarda il Pnrr alla cultura sono riservati oltre 4 miliardi. “Ho sempre lavorato con senso di responsabilità: in una nazione importante e seria chi arriva segue la traccia segnata dai predecessori, facendosene carico anche quando non ne è convinto al 100 per cento. Ho trovato un piano con i contenuti per il Pnrr: in parte li condivido, li trovo performanti, altri meno, ma comunque andiamo avanti”, sottolinea. Una fetta importante “è il miliardo e 50 milioni per il recupero di 250 borghi, ma contiamo di far scorrere la lista con risorse aggiuntive”.

Tra le altre cose, nel suo programma di legislatura, “molto articolato”, ricorda anche l’impegno “per il raddoppio di tre musei iconici: la Pinacoteca di Brera, che avrà un altro grande spazio per il ‘900 a Palazzo Citterio; il Mann di Napoli, che troverà uno spazio espositivo per le collezioni custodite nei depositi al Real Albergo dei Poveri; gli Uffizi, con altri due poli a Careggi e Montelupo“. Tra gli esempi virtuosi il ministro cita anche l’ascensore appena inaugurato al Colosseo per salire al terzo ordine. Un monumento simbolo, che si prepara alla grande sfida del Giubileo del 2025: “Si stima che arrivino 50 milioni di pellegrini: di qui lo sforzo per incrementare gli ingressi e diversificare i percorsi”, dice la direttrice del Parco, Alfonsina Russo, che non esclude la possibilità di potenziare anche le visite notturne.

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