Papa Francesco in poltrona e già al lavoro. Le notizie che arrivano dal Policlinico Gemelli di Roma, dove Bergoglio è ricoverato da mercoledì, giorno in cui è stato operato all’addome per il rischio di un’occlusione intestinale, sono molto positive. C’è grande ottimismo nello staff medico che ha in cura il Pontefice. Lo ha confermato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, affermando che anche la seconda notte di Bergoglio al Gemelli è trascorsa bene. “L’equipe medica – ha dichiarato il portavoce vaticano – informa che il quadro clinico è in progressivo miglioramento e il decorso post operatorio è regolare”. Bruni ha aggiunto che, dopo aver fatto colazione, il Papa “ha iniziato a mobilizzarsi, trascorrendo gran parte della mattinata in poltrona. Ciò gli ha consentito la lettura dei quotidiani e la ripresa iniziale del lavoro”. Un segnale confortante, anche in vista dell’Angelus di domenica 11 giugno che evidentemente sarà dal Gemelli, proprio come era avvenuto nel precedente ricovero post operatorio del 2021.

La rapida ripresa di Francesco ha messo definitivamente a tacere le voci nefaste sulla fine imminente del suo pontificato, con il pre-conclave congelato e la delusione dei sedevacantisti. Scenario identico a quello che si era verificato nei due precedenti ricoveri, quelli del 2021 appunto e del marzo 2023. Nel primo caso, era stato proprio Bergoglio a denunciare pubblicamente le manovre per la sua successione che si erano messe subito in moto mentre lui era ancora sotto i ferri per l’intervento al colon: “Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene. Fare quell’intervento chirurgico è stata una decisione che io non volevo prendere: è stato un infermiere a convincermi. Gli infermieri a volte capiscono la situazione più dei medici perché sono in contatto diretto con i pazienti”. Il riferimento era a Massimiliano Strappetti, infermiere coordinatore della Direzione di sanità e igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, successivamente nominato da Francesco suo assistente sanitario personale, congedando così l’ultimo archiatra pontificio, ovvero il medico del Papa.

A seguito di questa denuncia pubblica di Bergoglio, le mosse dei sedevacantisti si sono fatte più felpate, proprio per evitare di essere notati. Ma si sono riproposte identiche e puntuali a marzo 2023, quando Francesco fu ricoverato urgentemente al Gemelli per una bronchite. Al termine di quella brevissima degenza, durata appena tre giorni, il Papa fece una conferenza stampa all’ingresso principale del Policlinico per scacciare le ipotesi di un conclave imminente che erano state nuovamente alimentate da quel ricovero. Non a caso, in questa seconda degenza post operatoria, la macchina comunicativa vaticana, con il via libera di Francesco ovviamente, ha dato una svolta eloquente all’insegna della trasparenza sulla salute del Pontefice. Inedita e molto apprezzata dai cronisti che seguono il Vaticano è stata la conferenza stampa, al termine dell’intervento a cui è stato sottoposto Bergoglio, fatta dal professore Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento di scienze mediche e chirurgiche addominali ed endocrino metaboliche del Gemelli, che ha operato il Papa sia nel 2021 che in questo ricovero. Significativo, proprio per archiviare il pre conclave, è stato il messaggio ribadito dal chirurgo, ovvero che in entrambi gli interventi si è trattato di patologie benigne che non hanno avuto, quindi, alcun seguito. Alfieri ha voluto anche sottolineare che, una volta rientrato nella sua residenza, Casa Santa Marta, Francesco potrà riprendere la sua vita precedente senza alcuna limitazione, viaggi all’estero compresi.

Il malessere dei sedevacantisti è emerso in questi giorni in particolare sui social. Sugli account ufficiali della diocesi di Roma sono stati ripetutamente cancellati commenti che auguravano al Papa la morte imminente. Commenti che sono stati scritti sotto il post del Vicariato di Roma in cui il vicegerente, il vescovo Baldassare Reina, esprimeva la vicinanza della diocesi al Pontefice, “desiderosi di rivederlo al più presto in mezzo a noi”. L’indicazione arrivata dal Gemelli è che la vita in Vaticano deve proseguire regolarmente. La Sala Stampa della Santa Sede sta pubblicando, sul bollettino ordinario, le nomine papali quotidiane. Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, come programmato, ha inaugurato il Centro pellegrini – info point del Giubileo 2025, sotto la regia dell’arcivescovo Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione. Così come prosegue regolarmente il lavoro di preparazione dell’Anno Santo che inizierà a dicembre 2024.

Confermato anche il Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato il 10 giugno in piazza San Pietro dalla Fondazione Fratelli tutti presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, vicario del Papa per la Città del Vaticano. All’evento, a cui parteciperanno trenta premi Nobel, come ha anticipato il porporato, “due giovani, un ucraino e un russo, si stringeranno la mano per esprimere il desiderio di pace dell’intera umanità”. Gli organizzatori, inoltre, hanno spiegato che “l’evento, per volontà del Papa, rilancerà il suo sogno di fraternità e sarà un modo per stare vicino e pregare per il Santo Padre”. Sarà anche firmata una dichiarazione della fraternità per ribadire al mondo il no alla guerra della Chiesa e l’impegno al dialogo e alla costruzione della pace. Segnali eloquenti di un pre conclave congelato.

Nel tardo pomeriggio, Francesco ha espresso via Twitter la sua gratitudine a tutti coloro gli hanno manifestato solidarietà: “Ringrazio di cuore per le preghiere e i tanti messaggi di vicinanza e affetto giunti in questi giorni. Prego per tutti, in particolare per chi soffre. Vi chiedo – ha concluso Bergoglio – di continuare a pregare per me”. Successivamente, Bruni ha affermato che “lo staff medico informa che il decorso post operatorio del Papa continua ad essere regolare e nella norma. Il Santo Padre è apiretico, i parametri emodinamici sono normali, ha sospeso le flebo e continuato ad alimentarsi con una dieta liquida. Nel pomeriggio si è raccolto in preghiera e si è dedicato alle attività lavorative. In serata ha ricevuto l’Eucaristia”. Il portavoce vaticano ha aggiunto che “Francesco è toccato dai numerosi messaggi che continua a ricevere in queste ore; in particolar modo intende rivolgere il pensiero e il proprio ringraziamento ai bambini in questo momento ricoverati in ospedale, per l’affetto e l’amore ricevuto attraverso i loro disegni ed i loro messaggi. A loro, come al personale medico, agli infermieri, agli operatori socio sanitari e agli assistenti spirituali che quotidianamente toccano con mano il dolore, alleviandone il peso, esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”.

Twitter: @FrancescoGrana

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