Tre anni e mezzo di reclusione per 25 dirigenti ed ex dirigenti di Tirreno Power, imputati per disastro ambientale e sanitario colposo causato – secondo l’accusa – dai fumi dell’ex centrale a carbone di Vado Ligure. Sono le richieste formulate lunedì dal pm savonese Elisa Milocco al termine del dibattimento iniziato il 31 gennaio 2019, a cinque anni dal sequestro – avvenuto nel 2014 – dei gruppi a carbone VL3 e VL4, smantellati nel 2016. A giudizio sono arrivati in 26: soltanto per l’ex membro dell’amministrazione Jacques Hugé è stata chiesta l’assoluzione.

Nella requisitoria, la pm ha puntato il dito sui mancati investimenti di Tirreno Power per limitare l’inquinamento – in particolare sulla mancata copertura del carbonile – e sul posizionamento del sistema di monitoraggio delle emissioni sui camini della centrale. Secondo l’accusa, la combustione del carbone ha aumentato l’inquinamento e la mortalità dei residenti: “Tirreno Power gestiva un’attività pericolosa. Non basta un’autorizzazione, l’inquinamento andava ridotto il più possibile. Il gestore ha ignorato gli studi e i segnali di allarme sollevati dagli enti locali e fino al 2013 ha sfruttato i gruppi a carbone sapendo che erano inquinanti perché obsoleti”, ha detto la magistrata, secondo cui l’attività era finalizzata “a massimizzare i profitti e a contenere i costi. Questo è dimostrato dalla quantità di anidride solforosa prodotta, dalla mancata copertura del carbonile e dalla distribuzione di ingenti somme tra i soci (ben 428 milioni dal 2004 al 2009) privando la società di risorse”, ha aggiunto.

L’azienda si è difesa producendo studi che dimostravano l’assenza di nesso tra attività e malattie: il consulente di parte degli imputati ha sostenuto che solo il 2% del totale dell’inquinamento atmosferico a Vado era dovuto alle polveri prodotte dai gruppi a carbone della centrale. La pm, invece, ha parlato di eccesso di mortalità elencando numeri: 298 ricoveri di bambini per patologie respiratorie tra gennaio 2005 e dicembre 2010, 2.161 ricoveri di adulti per malattie cardiovascolari e respiratorie tra gennaio 2005 e dicembre 2010, 657 morti per malattie cardiovascolari e respiratorie da gennaio 2000 a dicembre 2007.

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