“È tardi! È tardi!“. Se il Bianconiglio potesse parlare alla Rai delle Meloniglie ripeterebbe esattamente quanto detto nel testo di Lewis Carroll. Il 7 luglio a Napoli si presentano i palinsesti del servizio pubblico e fatte le nomine dei direttori di tg, reti, generi, arriva il momento di dare e togliere programmi, cambiando conduttori o confermandoli secondo logiche non sempre attinenti alla share o alla qualità. Il nodo RaiTre resta complesso, viste le fughe di Fabio Fazio e Lucia Annunziata e le cinque ore da riempire nel palinsesto domenicale.
La fascia prima occupata da In Mezz’Ora, stando alle ultime dai campi, dovrebbe andare a Monica Maggioni che chiusa l’esperienza da direttrice del Tg1 troverebbe una rada dove gettare l’ancora. La ‘casella Fazio’ dovrebbe invece andare a Report, con tutte le incognite del caso: che sostituire Fazio garantendo lo stesso livello di ascolti e la presenza di un tipo di pubblico altamente targhettizzato sul programma non sia facile si è detto e ridetto. Ci riuscirà la squadra di Ranucci? Se confermata l’ipotesi di Report la domenica, resterà vacante lo spazio del prime time del lunedì, sempre su RaiTre: chi se lo prende? Pare Salvo Sottile. LaPresse fa sapere che Manuela Moreno condurrà Filo Rosso estate il martedì in prima serata su Rai3 subentrando a Giorgio Zanchini che va in ferie: la fascia è quella di CartaBianca che torna a settembre. E tornano anche Chi l’Ha Visto? e Fame d’Amore.
Parrebbe poi confermato Marco Damilano con Il Cavallo e la Torre. I più attenti alle questioni della tivù avranno notato che manca un nome fatto più volte nei mesi scorsi, quello di Luisella Costamagna che qualche cosa farà, resta da capire cosa e quando (non è il solo caso). Dovrebbe essere confermata Monica Giandotti ad Agorà. RaiTre a tutta informazione e approfondimento? A occhio e croce sì, con l’aggiunta possibile di Serena Bortone che lascia il pomeriggio di RaiUno e torna sulla terza rete.
Tutto sul piatto, oppure niente. Tutto al condizionale. La tvmercato come il calciomercato, se ne parla ma non si hanno certezze fino alla discesa in campo, o poco prima. Altre reti e intrattenimento? Il caos è fitto. Se qualche certezza c’è, quella si chiama Carlo Conti. E pure Antonella Clerici. D’altronde, se è vero che certe scelte paiono dipendere da logiche che non attengono la share, lo è altrettanto che alcuni volti sono imprescindibili, per capacità, talento, professionalità e non ultima affezione del pubblico. “Amici” che rincuorano chi guarda, costanti accanto ai cambiamenti che si diranno poi riusciti o meno.