Musica

Myss Keta: “Sono sempre mascherata, la mia faccia la conoscono solo mia madre e l’ostetrica”

L'artista, che festeggia i 10 anni dal primo singolo “Milano, sushi & coca”, spiega che cosa si cela dietro la scelta di non mostrare mai la sua vera identità

di Emanuele Corbo

“Dice che sono pazzeska, sarà il fascino della tedesca, vuole uno spicchio della mia pesca, mhm, frutta fresca”. Chi ha un po’ di dimestichezza con il mondo dei club molto probabilmente ha riconosciuto subito i versi di Pazzeska (scritto rigorosamente con la ‘k’) di Myss Keta, artista che da anni scuote la scena musicale con testi irriverenti e un’immagine iconica e avvolta nel mistero. Sì, perché Myss è perennemente nascosta dietro un paio di occhiali da sole e una mascherina che non ne rivela il volto: “Senza maschera mi conoscono solo mia madre e l’ostetrica” confessa in un’intervista al Corriere della Sera.

MYSS KETA, PERCHÉ PORTA SEMPRE LA MASCHERA – Di lei si sa ben poco: inutile cercare su Wikipedia la data di nascita perché troverete solo l’anno in cui il suo progetto è stato avviato, ovvero il 2013. Scarsissime anche le informazioni sulle sue origini (pare siano tedesche come dice nel singolo sopraccitato ma non vi è nulla di certo a tal proposito): “Lascio la mia biografia avvolta nel mistero, il personaggio di Myss fa capire alcune cose del passato, ma affido a chi mi segue la curiosità di unire i puntini” spiega. La cantante non crede che la maschera rischi di diventare una gabbia per lei: “Il rischio di mostrare un proprio lato ‘intimo’ è quello che accomuna tutti gli esseri umani. La maschera di Myss rispetto ad altri artisti è esplicitata, visivamente e fisicamente. È la maschera che ogni artista porta con sé sul palco. Ma dietro la maschera c’è un cervello che si muove, un artista che si evolve, un progetto che cambia. Non vedo il rischio di rimanere incastrata”. A quanto pare anche i suoi colleghi non sanno che faccia abbia. Negli anni ha collaborato con molti nomi, da Mahmood a Elodie e Paola Iezzi solo per citarne alcuni, ma nemmeno a loro avrebbe rivelato la sua vera identità: “Quando lavoro, quando collaboro con altri artisti mi presento mascherata. Sarebbe come chiedere a Batman o Superman di andare al lavoro senza costume”.

LA PAURA PER IL GOVERNO MELONI – Pure per questo, forse, è diventata un’icona Lgbtq+, e quando le si chiede un parere sull’attuale governo non nasconde le proprie preoccupazioni: “Con un governo come quello in carica non bisogna dare per scontato nessuno dei diritti che abbiamo acquisito finora. Purtroppo ci sono leggi che possono cambiare, lo abbiamo visto in altri Paesi: stavamo dando per scontato il diritto all’aborto, invece si può tornare indietro anche su questi temi”.

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