Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono e fate tacere il cane […] (da Funeral Blues – Auden, W.H. 1936). È morta Tina Turner, una delle più grandi icone della musica e dell’intrattenimento; la voce potente, il carisma e le sue esibizioni straordinarie hanno ispirato generazioni di artisti, toccando i cuori di milioni di persone in tutto il mondo.

Nei consueti nove punti di questo blog – nato nel 2011 – proverò a ricordarla tratteggiandone in pillole l’indimenticabile profilo.
Cominciamo!

1. Origini
Anna Mae Bullock nasce il 26 novembre 1939 a Nutbush, nel Tennessee, Tina Turner ha affrontato numerose avversità e difficoltà nella sua vita, ma è riuscita a diventare una leggenda vivente. Dopo aver incontrato Ike Turner, ha formato con lui la coppia musicale “Ike & Tina Turner”, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica negli anni 60 e \70 con successi come “River Deep – Mountain High” e “Proud Mary”. Tuttavia, il suo matrimonio con Ike è stato caratterizzato da abusi e violenze, e Tina ha trovato la forza di lasciarlo nel 1976, rinascendo anche come artista solista.

2. La decisione
Dopo anni di abusi fisici ed emotivi da parte di Ike, Tina ha avuto il coraggio di porre fine alla tormentata relazione, cercando una vita indipendente. La questione era ben nota nell’industria musicale, e molti erano a conoscenza degli abusi subiti da Tina da parte di Ike. La performer, della vicenda, ne ha parlato apertamente nel libro autobiografico Io, Tina, pubblicato nel 1986 per la casa editrice William Morrow & Co.

3. Il successo
Il successo ottenuto da Tina Turner non segue i cliché del caso; non si tratta solo di una serie di hit e di vendite di dischi, ma di un impatto culturale e di un’eredità che ha superato i confini della musica stessa. Tina Turner ha raggiunto una straordinaria popolarità commerciale con album di successo, singoli di punta nelle classifiche e tour sold-out in tutto il mondo. La voce potente, le performance carismatiche e infine la presenza sul palco hanno conquistato milioni di fan; sono innumerevoli i riconoscimenti e i premi prestigiosi a lei conferiti.

4. Private Dancer
Scelgo soltanto un disco (per questioni di spazio) ed è Private Dancer. Pubblicato nel 1984 per la Capitol Records è il quinto album in studio; un lavoro iconico che ne ha ridefinito la carriera, sublimandone l’indiscutibile talento. Pop, rock, soul, la versatilità di Tina raggiunge proprio qui i massimi livelli. La produzione è affidata a diversi produttori (tra cui Rupert Hine, John Carter e Terry Britten); una decisione illuminante, considerando il risultato. Ogni strumento si amalgama perfettamente alla voce, creando un’atmosfera coinvolgente e immersiva, garantendo un suono cristallino e ben bilanciato. I dettagli sonori sono nitidi e l’incedere dell’album è gestito in modo impeccabile, tra brani inediti e cover.

5. Icona
Tina Turner è diventata un simbolo di determinazione, di indipendenza e di resilienza per molte persone in tutto il mondo. Vediamo perché.
a) la carriera, la storia personale, hanno rappresentato una fonte di ispirazione e di sfida agli stereotipi di genere.
b) la decisione di lasciare il marito e di rinascere come artista solista ha mostrato al mondo il coraggio nonché la forza interiore.
c) le sue vicende hanno contribuito ad aumentare la consapevolezza sui problemi della violenza domestica, ispirando molte persone a trovare la forza di liberarsi da situazioni di abuso.
d) ha sfidato gli stereotipi di genere nel mondo della musica.

6. Collaborazioni
Diverse e significative. Eccone alcune.
a) Mick Jagger: nel 1984 per il brano “State of Shock”.
b) David Bowie: nel 1988 ha registrato la cover di “Tonight”, per il suo album “Tina Turner: Live in Europe”.
d) Bryan Adams: nel 1985 per il brano “It’s Only Love”.
c) Eros Ramazzotti: nel 1998, per il duetto “Cose della Vita”.
d) Beyoncé: Nel 2008, si sono esibite insieme ai Grammy Awards in una potente performance di “Proud Mary”.

Ora, vi lascio indovinare tra queste collaborazioni, quale (se mai fosse stato possibile) le avrei caldamente consigliato di non fare.

7. Il Buddismo
La Turner ha abbracciato gli insegnamenti buddisti agli inizi degli anni 70. Ha spesso parlato dell’influenza positiva del buddismo nella sua vita, affermando quanto le avesse permesso di superare momenti difficili, di trovare equilibrio e serenità ma anche di coltivare una visione più compassionevole del mondo. Il buddismo è diventato una parte significativa del suo percorso spirituale e personale.

8. Vita privata
Nel 1986, si è risposata con il produttore discografico tedesco Erwin Bach; la coppia ha avuto una relazione di lunga data prima di sposarsi ufficialmente nel 2013. Dopo il matrimonio l’artista ha deciso di ritirarsi dalle scene musicali e di godersi una vita più tranquilla lontano dai riflettori. La coppia ha vissuto principalmente in Svizzera, dove ha trovato pace e tranquillità, vivendo una vita più riservata rivolta verso il proprio benessere e sulle relazioni significative nella sua vita.

9. Morte
Come riportano le varie testate, è morta all’età di 83 anni. Lo ha annunciato il suo portavoce: “Tina Turner, la Regina del Rock’n Roll, è morta serenamente oggi all’età di 83 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di Küsnacht vicino a Zurigo, in Svizzera. Con lei, il mondo perde una leggenda della musica e un modello”.

Riposa in pace mitica Tina.

Vi lascio con le consuete nove canzoni; potrete ascoltarle gratuitamente sul mio account personale di Spotify. Neanche a dirlo, a questo giro, a Lei dedicate.

9 canzoni 9… di Tina Turner

Articolo Precedente

Addio a Tina Turner, dalle violenze in famiglia alla morte di due figli: la vita tormentata della leonessa del rock and roll

next
Articolo Successivo

La gestione del dissenso

next