I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono stati convocati martedì 30 maggio a Palazzo Chigi per “impostare il lavoro” su riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività. All’incontro seguiranno l’avvio o la prosecuzione di tavoli specifici con i ministeri interessati. “Il governo ci ha convocato, sentiremo cosa intende rispondere alle nostre piattaforme e alle richieste che arrivano anche dalle piazze. Se le prime manifestazioni producono il fatto che il governo riapre il confronto, bene, è quello che chiediamo. Però il punto, adesso, sono i contenuti e le risposte”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che sottolinea come dall’ordine del giorno “mancano cose che stiamo chiedendo: non si parla di superare la precarietà, di sanità e rinnovo dei contratti e bisogna capire quali spazi di modifica ci sono sulla delega fiscale“.

In merito all’ipotesi della proclamazione di uno sciopero generale il leader della Cgil afferma; “Credo ci siano le condizioni ma gli scioperi non si minacciano, si organizzano e proclamano al momento giusto. Noi stiamo lavorando per parlare con le persone. Sabato prossimo abbiamo organizzato una assemblea con tutte le associazioni, laiche e cattoliche, che pensano come noi sia arrivato il momento di difendere e applicare la Costituzione in tutti i suoi principi e valori”.

Ottima notizia la convocazione del governo per martedì 30 maggio. Ora consolidare e dare stabilità al dialogo sociale impostando un’Agenda partecipata, riprendendo i tavoli avviati, rafforzando l’azione comune contro l’inflazione e per una nuova politica dei redditi”, scrive su twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. La convocazione segue quella sul filo di lana, arrivata ad appena 24 ore del varo del decreto lavoro, che include provvedimenti che aumentano la precarietà, dello scorso primo maggio. Una chiamata a ridosso della scadenza che aveva suscitato polemiche. Sabato scorso si è svolta a Napoli (dopo Bologna e Milano) la terza delle manifestazioni interregionali indette unitariamente dai tre principali sindacati italiani.

Articolo Precedente

A Napoli il corteo per dire no all’autonomia differenziata. Landini: “È la strada sbagliata, il Paese chiede unità”

next
Articolo Successivo

Uno studio potrebbe folgorare gli imprenditori italiani: “I lavoratori che mancano si trovano pagandoli di più”

next