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Natasha Stefanenko rivela: “Sono nata in una città segreta che non esisteva sulle carte geografiche”

A spiegare meglio tutto ciò è stata la stessa showgirl nell'ultima puntata di "Da noi...a ruota libera": ospite di Francesca Fialdini

di F. Q.

La pagina Wikipedia che porta il suo nome riferisce che Natasha Stefanenko è nata il 18 aprile 1971 a Lesnoj, in Russia. E cliccando sul nome della località, si legge che è una “città chiusa, sottoposta al controllo del governo federale” e che “in passato si chiamava Sverdlovsk-45“. A spiegare meglio tutto ciò è stata la stessa showgirl nell’ultima puntata di “Da noi…a ruota libera“: ospite di Francesca Fialdini, ha ripercorso la sua vita, parlando proprio dell’infanzia nella sua terra natale e del clima di grande repressione in cui è cresciuta negli anni in cui la Russia era l’Urss.

“Io sono nata nel pieno regime sovietico, ai tempi di Brest-Litovsk, una città segreta – ha rivelato -, infatti la città in cui abitavo non aveva un nome, perché per motivi militari, quasi per mezzo secolo, non esisteva sulla carta geografica. La città era circonda completamente da mura, dal filo spinato, dagli allarmi. Controllata costantemente dalle guardie. C’erano pochissimi varchi per entrare. Anche i cittadini sovietici, per entrare, dovevano procurarsi i documenti che erano quasi impossibili da ottenere. Noi cittadini potevamo entrare e uscire perché avevamo un pass. A tutti gli altri era proibito”, ha spiegato.

E ancora, l’attrice ha ricordato anche la durissima repressione vissuta a scuola per l’ideologia sovietica anti-religiosa, dedicando un pensiero ad una persona a lei molto cara: “Mia nonna Lidia mi ha insegnato che Dio esiste. Mi sono battezzata a 40 anni grazie a lei. Con tanta pazienza mi ha insegnato, inoltre, l’arte della pazienza, perché lei diceva sempre: ‘Nessuno sa quanto hai messo, tutti vedono il risultato”’.

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