Che fosse necessario un restauro era emerso qualche giorno fa. Ora è stata fatta una stima economica per i lavori che dovranno restituire la colorazione originale del monumento a Vittorio Emanuele in piazza Duomo dopo il l’azione degli attivisti di Ultima Generazione. Lo scorso 9 marzo la statua è stata colorata di giallo. Togliere quel colore dovrebbe costare fino a 200mila euro perché a quanto pare il colore non è lavabile con acqua come avvenuto in altri casi, per esempio per il Dito di Cattelan e la Scala. Il sindaco di Milano Beppe Sala commentando l’azione aveva parlato di “sfregio alla città”. Per ripulire il monumento dovrà essere indetto un bando per indicare la ditta specializzata che procederà ai lavori. Nel frattempo, il disegno di legge proposto dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che prevede da 10mila a 60mila euro di multa per chi vandalizza monumenti e altri siti artistici, è stato approvato dal consiglio dei ministri martedì 11 aprile.

“Alcuni ci dicono costituitevi parte civile, ci penseremo – aveva spiegato il sindaco Giuseppe Sala a margine di un evento a Palazzo Marino -. In questo momento, vedere la statua così è veramente uno sfregio alla città, ho chiesto prima di tutto di avviare con rapidità una gara perché purtroppo noi non abbiamo oggi all’interno del Comune, oltre ai fornitori qualificati, le capacità per pulirla. Il pubblico funziona così, quando non hai un servizio lo devi acquistare tramite una gara”. Infatti i tentativi dell’Amsa, l’azienda del Comune, di ripulire la vernice gialla con l’acqua non sono serviti a nulla. “Non posso pensare che non fossero consapevoli del fatto che stessero usando prodotti non lavabili – ha aggiunto Sala -, quindi lo considero grave e certamente non aiuta i tanti che si stanno battendo per la trasformazione ambientale. La gente a Milano tende ad essere tollerante, ma se vede una situazione del genere poi lo diventa molto di meno”.

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