Quante sono le coppie che in Italia hanno fatto ricorso alla gestazione per altri? Sicuramente molte di più di quello che appare dalla cronaca recente. Questo perché, fortunatamente, nelle maglie della burocrazia, ora supportata da una sentenza della Cassazione, non incappano le coppie eterosessuali che tornano in Italia con un bambino partorito da un’altra donna all’estero. Non esistono numeri sui genitori grazie alla gestazione per altri ma il Corriere della Sera segnala che esiste una stima di circa 250 coppie all’anno, di cui il 90 per cento eterosessuali. Si pensi alle donne che a causa di una patologia non possono partorire. C’è quindi la falsa convinzione che alla gestazione per altri facciano ricorso soltanto le coppie di uomini che intendono avere un figlio. Impossibile stabilire quindi quanto sia grande la platea che vi ha fatto ricorso.

Discorso diverso, come riporta Il Corriere della Sera, stabilire la grandezza dei numeri di chi ha chiesto la registrazione per essere giuridicamente genitore e comparire ufficialmente sui documenti del bambino o della bambina. Per esempio da quando la scorsa estate il Comune di Milano ha ripreso a registrare alla nascita entrambi i genitori le iscrizioni sono state 38. Palazzo Marino ne ha recentemente impugnate quattro: tre riguardano coppie di donne, una invece una coppia di uomini. Secondo il quotidiano due terzi delle iscrizioni riguardano coppie di donne che non rientrano di fatto nel perimetro della sentenza della Suprema Corte che si espressa su una coppia di uomini che avevano fatti ricorso in Canada, dove è legale, alla gestazione per altri. Il restante terzo riguarda coppie che ha avuto un figlio con la maternità surrogata che comporta viaggi e permanenza anche per lunghi periodi all’estero in Canada appunto o negli Usa. Comunque anche all’estero dove la procedura è legalizzata accedere alla gestazione per altri implica moltissimi vincoli e il superamento di molti ostacoli. Il verdetto a sezioni Unite però è stata l’occasione per coinvolgere nelle revoche anche le coppie formate da due mamme perché in passato proprio la Cassazione aveva stabilito che non è possibile formare in Italia un atto di nascita con due madri di un bimbo nato in Italia.

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