La foto è quella del viceministro Galeazzo Bignami vestito da nazista (lui la definì “una goliardata”). La tiene in mano Fedez e alla fine della sua esibizione la strappa. Siamo a bordo della Costa Crociere e il rapper è collegato con il teatro Ariston. È la seconda serata del Festival di Sanremo e Fedez è pronto a esibirsi con un freestyle. Così c’era scritto in scaletta: un freestyle, come dire “improvvisazione”.

Un’esibizione che irrompe nelle polemiche politiche già accese su Sanremo. L’ultimo ad attaccare era stato Matteo Salvini che, prima ancora del minuto zero all’Ariston, aveva iniziato ad alzare la tensione chiedendo di tenere fuori la politica dal Festival: sarcasmo e critiche al monologo di Benigni sulla Costituzione e insinuazioni sulla partecipazione di Paola Egonu. Ora, a rompere ulteriormente gli equilibri ci ha pensato Fedez, che al termine del suo freestyle precisa: “Mi assumo la piena responsabilità di quanto ho cantato, in nome di quell’articolo 21 di cui si è parlato ieri. Lo staff qui non sapeva cosa avrei cantato e quindi mi assumo tutta la responsabilità”.

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Un testo che ha subito dopo postato su Instagram, Sanremo Freestyle Prod. Salmo. Eccolo: “Uno sciacallo, un avvoltoio, un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede ‘Ciao Fedez, che cosa ti preparo?’. È il ritorno del coglione sulla traccia ma quello a cui nessuno l’ha mai detto in faccia, che non è un fake e non fai video con la scaccia, got ya, venite a prendere il perdono dalle mie braccia”. Ed è a questo punto che partono i riferimenti alla politica. Continui, incessanti, martellanti, senza sosta. E il primo a finire nella lista del rapper è Silvio Berlusconi. Che il riferimento sia al leader di Forza Italia non lo si intuisce solo dal testo, ma basta guardare la clip immediatamente pubblicata sul suo profilo Instagram per togliere ogni dubbio: “Scendo da un catamarano con la carta in mano, sono Napoleone con la sindrome del nano (e qui compare la faccia di Berlusconi ‘incollata’ su quella di Napoleone nell’iconica effige a cavallo, ndr). Decido io quando venire, bro, me lo preparo, come Matteo Messina Denaro“. E qui appaiono le manette davanti allo stesso Berlusconi-Napoleone.

È a questo punto che arriva il passaggio dedicato a Galeazzo Bignami, sull’onda delle polemiche sulla partecipazione di Rosa Chemical al Festival inaugurate dalla deputata di Fratelli d’Italia, Maddalena Morgante: “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse meglio il viceministro vestito da Hitler“, dice sventolando la foto del politico in tenuta da SS.

Ce n’è anche per la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, ricordando la sua frase contro l’interruzione di gravidanza: “Purtroppo l’aborto è un diritto, sì ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti. Perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons guarda come mi diverto”.

La chiusa del pezzo è una dedica per Gianluca Vialli, recentemente scomparso per un tumore al pancreas. Fedez, che anche lui ha in passato parlato della sua malattia, mandando un bacio al cielo ha inviato il suo saluto all’attaccante: “Vabbè sdrammatizziamo, ho avuto il cancro. E come un vero duro sono andato in tele e ho pianto. Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto, è il ricordo di Gianluca che porto su questo palco“.

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