L’Unione europea deve recuperare credibilità dopo lo scandalo delle presunte mazzette pagate da Qatar e Marocco a europarlamentari di ieri e di oggi, assistenti e altre personalità in grado di influenzare le decisioni nei palazzi di Bruxelles. La presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, aveva promesso nuove e più stringenti regole per combattere l’ingerenza esterna nell’Eurocamera. E sarà proprio lei a presentare ai capigruppo, domani, la nuova bozza composta da 14 punti per garantire la trasparenza nelle istituzioni.

Il punto principale del documento, secondo le indiscrezioni che circolano dalla capitale belga, dove la Procura federale guidata dal giudice Michel Claise continua a indagare, è uno stop deciso, fino a 24 mesi, alle porte girevoli per chi ha avuto un incarico da eurodeputato. Metsola punterà poi sulla trasparenza totale degli incontri dei deputati e dei loro staff e metterà in campo un giro di vite sui badge e sugli accessi all’Eurocamera.

Gli ex eurodeputati non potranno ricoprire incarichi in attività che siano in conflitto col loro precedente mandato per un tempo ancora da ufficializzare ma che, da quanto si apprende, potrebbe arrivare addirittura a 24 mesi, durante i quali sarà previsto un sussidio di transizione erogato dall’Eurocamera. Altro pilastro fondamentale delle riforme volute dalla presidenza sarà la trasparenza assoluta delle attività degli eurodeputati in carica e la creazione, entro poche settimane, di una nuova sezione del sito dell’Eurocamera in cui sarà possibile consultare tutte le attività, i viaggi, i discorsi, gli incontri e le sanzioni ricevute da ogni eurodeputato. Stretta anche sugli incontri, sia per i deputati e per gli assistenti che dovranno essere sempre comunicati al registro di trasparenza ogni qual volta siano attinenti alle attività in corso all’Eurocamera.

La presidenza del Parlamento Ue interverrà inoltre sui gruppi di amicizia bilaterale tra Paesi terzi ed eurodeputati che saranno vietati nel caso siano ritenuti d’intralcio al lavoro delle delegazioni. Nelle nuove norme anche un inasprimento delle regole sui badge, tra cui la rimozione di quelli permanenti per gli ex deputati che potranno accedere con dei pass quotidiani con tanto di richiesta di firma d’ingresso per tutti coloro che lavorano per gruppi d’interesse e che hanno incontri con eurodeputati.

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