Come tutti gli anni il Congresso degli Stati Uniti d’America ha approvato la Nda 2023, legge di autorizzazione delle attività della difesa per il prossimo anno fiscale. Evento di rilevanza storica, e non solo per gli Stati Uniti, sono le disposizioni relative agli Ufo/Uap contenute nella legge e senza doversi districare tra le oltre 1.700 pagine della Nda 23, le parti riguardanti gli Uap sono la 1673, la 6802 e 6803.

Questo risultato è stato ottenuto grazie al contributo e inedita attività bipartisan svolta dai parlamentari repubblicani e democratici al Congresso. Il Pentagono ha costituito l’Aaro (All-domain Anomaly Resolution Office). In una recente dichiarazione, il vicesegretario alla difesa Kathleen Hicks ha definito l’Aaro “punto focale del Dipartimento della difesa per tutte le attività Uap e relative a Uap rappresentando il dipartimento per tali attività”.

Gli oggetti di interesse che l’ufficio tenterà di rilevare e identificare includeranno “oggetti spaziali anomali, non identificati, aerei, sommersi e transmedium” cioè oggetti o velivoli che possono viaggiare tra domini, cioè essere in grado di passare dal volo aereo al volo spaziale, al volo subacqueo al volo convenzionale, cosa attualmente non realizzabile e compatibile con la nostra tecnologia.

La creazione di questa nuovo “Ufficio” è solo l’ultima politica che il governo degli Stati Uniti ha adottato negli ultimi mesi, per ottenere una migliore comprensione del fenomeno Ufo. Ricordiamo che a giugno la Nasa ha commissionato un panel progettato per indagare sugli Uap, con l’obiettivo secondario di rimuovere parte dello stigma o del tabù associato all’argomento, con la conferma di quanto visto e dichiarato dagli astronauti nelle varie missioni. Per questo motivo la Nda 23 rappresenta un ulteriore punto fermo per la ricerca Ufo/Uap. Nonostante questi sforzi difficilmente, però, la divulgazione, se ci sarà, sarà reale o completa.

Ricordiamo, come ha indicato anche Christopher Mellon (ex vice assistente segretario alla difesa per l’intelligence nelle amministrazioni Bill Clinton e George W. Bush e già direttore del personale del comitato ristretto per l’intelligence del Senato degli Stati Uniti), “l’intento non è la divulgazione pubblica, ma vedere se esiste una minaccia alla sicurezza nazionale”. Quello che contrasta con tale affermazione è che il vero interesse americano sugli Ufo non è trovarsi difronte ad armi segrete avversarie, sapendo bene il livello dei progressi in campo avversario, ma a oggetti di natura non umana.

Dopo oltre 70 anni di avvistamenti, tali oggetti sarebbero ormai armi superate o comunque conosciute, già adoperate nei numerosi conflitti intercorsi o per l’esplorazione spaziale. Semmai è trovarsi difronte a oggetti misteriosi, con centinaia o miglia di anni di vantaggio in scienze e tecnologie, avendo risolto i limiti della fisica attualmente conosciuta.

Nei dibattimenti sugli Uap, per la prima volta resi in parte pubblici, è stato ricordato che le documentazioni più “allarmanti” rimarrebbero classificate, cioè non divulgabili. E sicuramente sarebbe proprio quella casistica, la più interessante, a rimanere esclusa, dove l’evidenza di tecnologia non umana sarebbe palese e imporrebbe ancora la secretazione.

Tuttavia questo scenario potrebbe evolversi a causa di incidenti o eventi non programmati, dove il presidente, la pressione pubblica e l’interesse del Congresso potrebbero convergere per rivelare molto di più di quello che conosciamo. Ma una rilettura attenta e un riesame dei casi non spiegati e pubblicati come nel Project Blue Book potrebbero confermare la presenza di tecnologia sconosciuta a partire dagli anni ’40.

Rimaniamo dunque in attesa del “Rapporto” ancora non pubblicato. In Italia la tv di stato, la Rai, ha contribuito a dare un cambio nella comunicazione sugli Ufo con due servizi speciali sul Tg1 e sul Tg2 a novembre. E proprio in queste ore giunge la notizia che il Congresso Usa sta provvedendo a rimuovere l’ufficio che ha “mentito” e “perseguitato i testimoni”, “rallentandone indagini e ricerche”.

Dunque un positivo anno per lo studio degli Ufo si sta per chiudere, mentre aspettiamo con moderato ottimismo gli eventi auspicando un 2023 ancora più ricco di nuove scoperte. Ci auguriamo che il nuovo anno, finalmente, sia l’anno della svolta.

Buon anno nuovo a tutti i lettori.

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