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“Ammoniaca nei biscotti Oreo per rendere il colore del cioccolato più scuro”: le rivelazioni di una “gola profonda”. L’azienda replica così

Una “gola profonda” ha confessato al giornale che grandi quantità di ammoniaca vengono aggiunte al trattamento delle fave di cacao all’interno dello stabilimento Olam di Koog aan de Zaan, a nord di Amsterdam, che produce i famosi biscotti

di Davide Turrini

Ammoniaca nei biscotti Oreo per rendere il colore del cioccolato più scuro. Sta facendo discutere in queste ore l’inchiesta giornalistica del quotidiano olandese Noordhollands Dagblad. Una “gola profonda” ha confessato al giornale che grandi quantità di ammoniaca vengono aggiunte al trattamento delle fave di cacao all’interno dello stabilimento Olam di Koog aan de Zaan, a nord di Amsterdam, che produce i famosi biscotti. Come riportano le testate de L’indipendente e de Il Salvagente, è da diverso tempo che il sito industriale che sforna gli Oreo è al centro di feroci proteste degli abitanti del luogo invasi dal puzzo anomalo di ammoniaca. La spia, probabilmente un ex operaio dello stabilimento, ha spiegato che la fabbrica non sarebbe attrezzata per smaltire l’ammoniaca scartata dai processi di lavorazione dei biscotti. “La fabbrica di cacao di Koog aan de Zaan non è mai stata progettata per lavorare grandi quantità di ammoniaca, non sono mai stati investiti abbastanza soldi per farlo correttamente. Troppo costoso, pensavano”.

La descrizione dell’inquinamento ambientale provocato dalla fabbrica sembra uscire da un film horror della Troma anni ottanta con l’ammoniaca che fuoriesce “da ogni angolo e fessura”, provocando un fetore enorme. La Olam, insomma, non si preoccuperebbe affatto dell’ambiente, ma vorrebbe ottenere un solo obiettivo: rendere nerissimi i proprio biscottini Oreo. Del resto il direttore dello stabilimento Olam, Eric Nederhand, ha candidamente riconosciuto di fronte ai giornalisti del quotidiano olandese che l’ammoniaca viene aggiunta al processo di produzione dei biscotti, ma non ha voluto chiarirne quantità e effettiva tipologia: “Olam utilizza l’ammoniaca come soluzione di alcalinizzazione per alcune polveri di cacao per modificare il colore o il gusto del prodotto finale. Nessuna o pochissima ammoniaca rimane nel prodotto finale”. “L’uso del carbonato di ammonio negli alimenti non influisce sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto”, ha spiegato il gruppo Mondelez, proprietario effettivo dello stabilimento. “Abbiamo lavorato con Olam su un metodo di produzione migliorato, utilizzando alcali più rispettosi dell’ambiente”. Insomma siamo dalle parti dell’intruglio industrial alimentare e poi chi vivrà vedrà. Il carbonato di ammonio è definito l’ “ammoniaca del fornaio” e viene utilizzato per alcuni prodotti alimentari come agente lievitante.

Da parte sua, l’azienda fa sapere a FqMagazine.it quanto segue: “La sicurezza dei nostri consumatori e la qualità dei nostri prodotti sono da sempre la nostra massima priorità. Confermiamo che il consumo dei nostri biscotti Oreo è sicuro e che il prodotto non presenta alcun rischio per la sicurezza alimentare. Il carbonato di ammonio è un additivo alimentare composto da minerali naturali (solfato di ammonio e carbonato di calcio) che viene comunemente utilizzato sia per l’alcalinizzazione che come agente lievitante nei prodotti alimentari. È presente in numerosi biscotti industriali cosi come nelle ricette tradizionali di biscotti fatti in casa. Nella produzione del cacao in polvere, il carbonato di ammonio viene aggiunto alle fave di cacao per migliorarne il sapore. Questo processo di alcalinizzazione rende le fave meno amare e inoltre scurisce il colore della polvere di cacao. In fase di riscaldamento, il carbonato di ammonio si decompone in anidride carbonica, acqua e ammoniaca, senza lasciare residui nella polvere di cacao. L’uso del carbonato di ammonio alimentare non influisce sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto e il suo utilizzo nei prodotti alimentari è regolamentato dall’UE”.

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