Cultura

Arte, il Premio Rotonda riparte e si apre ai nuovi linguaggi figurativi. A Mattia Parisse l’edizione 2022, tra gli under 35 vince Martina Volandri

La manifestazione nata nel 1953 è risorta dopo due anni di stop. A partecipare oltre 60 artisti, alcuni dei quali anche provenienti da Germania, Usa, Cuba, Cina e Francia. A presiedere la giuria il professor Gianni Pozzi, docente di varie accademie italiane

di F. Q.

Oltre 60 artisti da tutta Italia hanno animato il nuovo Premio Rotonda, manifestazione artistica nata nel 1953 a Livorno che quest’anno – dopo i due anni di stop – è risorto aprendosi al futuro, si potrebbe dire. Per la prima volta, infatti, sono stati ammessi al premio non solo i dipinti, ma anche installazioni, fotografie, video, performance, sculture e opere di grafica purché realizzate sul posto – alla Rotonda Ciampi, a Livorno appunto – e con il solo vincolo tematico, cioè la stessa Rotonda. L’intento dell’apertura a diverse forme di arte figurativa, in vista dell’edizione 2023 che celebrerà i 70 anni della manifestazione, è quello di allargare la base e aprire l’evento alla modernità dei linguaggi artistici e a un bacino più ampio, come partecipanti e come pubblico.

A partecipare quest’anno sono stati artisti provenienti da varie regioni italiane, ma anche dall’estero (Germania, Usa, Cuba, Cina, Francia). A vincere è stato l’artista ternano Mattia Parisse con Cornicetra: una scultura sonora, un’installazione che interagisce con l’ambiente dal punto di vista acustico e visivo. C’è una cornice vuota che mostra l’ambiente circostante, mentre i suoni vengono determinati dall’ambiente e dal pubblico che guarda. “Una meritevole unione – si legge nella motivazione della giuria – tra una piattaforma tecnologica e una dimensione ambientale, natura e tecnologia che si incontrano”. Il premio under 35 è andato invece alla livornese Martina Volandri. La sua opera senza titolo raffigura uno scorcio del lungomare livornese visto dalla Rotonda d’Ardenza. Un’opera – sottolinea la giuria “che realizza una rilettura della tradizione nel solco figurativo con efficacia e capacità stilistica”.

Assieme ai due vincitori sono stati ammessi alla mostra a Villa Trossi, sempre a Livorno, altri dieci artisti: Chiara Anaclio, Alessandro Bennati, Asia Dell’Omodarme, Massimiliano Luschi, Niccolò Pagni, Emanuela Politi, Michael Rotondi, Cristina Roberto, Michele Stagni, Andrea D’Amore.

A presiedere la giuria è stato il professor Gianni Pozzi, a lungo docente di Storia dell’arte contemporanea e di Economia dell’arte in molte Accademie di Belle Arti italiane, da Brera a Milano all’Accademia di Firenze e attualmente Visiting Professor alla Beijing Technological University. In passato oltre ad essere curatore di molte mostre (dai falsi Modigliani ad Andrea Pazienza, da Schiele a Chagall) ha scritto come critico su Paese Sera, L’Unità e Sole 24 Ore.

Dopo due anni di sospensione è stato il Comune di Livorno a voler ridare vita al Premio Rotonda, individuando nella Fondazione d’arte Trossi-Uberti l’istituzione organizzatrice dell’edizione 2022. “È un’opportunità per Livorno – dice la presidente della fondazione Libera Capezzone – Si rende viva l’arte contemporanea di una città, infatti, anche attraverso un evento storico come questo e Livorno non può permettersi di dimenticare il suo passato per guardare al futuro”.

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