Il padre della legge elettorale vuole cambiare la legge elettorale. O in altre parole, Ettore Rosato vuole mandare in soffitta il Rosatellum. È il momento di cambiare: “Sicuramente sì, va abrogata e sostituita dalle legge per l’elezione dei sindaci“, dice in un’intervista a Il Tempo. Rosato difende comunque la sua legge, anzi rivendica il fatto che sia riuscita anche a garantire la governabilità: “Oggi con il 43% uscito dalle urne, il centrodestra ha la governabilità del Paese. Di conseguenza, questa obiezione è superata”.

Il Viminale ancora non ha ufficializzato gli eletti in Parlamento, per via di un errore tecnico “rilevato dalla Cassazione”. Cosa è successo? “In fase di attribuzione dei seggi, ovvero nel vedere quali candidati venivano eletti, hanno omesso di considerare i voti dei partiti sotto soglia del 3% e sopra soglia dell’1%. Quindi, non parliamo della definizione del numero dei seggi, ma soltanto nell’individuazione dei nomi degli eletti“, spiega Rosato.

La sua legge elettorale però ha fatto discutere perché non facilmente comprensibile dal cittadino, con un misto di sistema proporzionale e uninominale. Per le storture che questo sistema provoca, con la Lega che ad esempio ha quasi gli stessi eletti del Pd, pur avendo ricevuto meno della metà dei voti. Infine, per le liste bloccate, che impediscono agli elettori di esprimere una preferenza sul candidato. Per il renziano Rosato invece il problema è un altro: “Un errore certo è stato fatto, ovvero di aver respinto il nostro referendum del 2016 che avrebbe consentito l’applicazione della legge elettorale che si applica per eleggere i nuovi sindaci“.

“Poi, se il parlamento voleva cambiare questa legge lo poteva fare in questi cinque anni di legislatura, invece, nulla è stato fatto”, sottolinea sempre Rosato. “Non credo che tutti i politici vogliano cambiare il Rosatellum”, aggiunge il parlamentare di Italia Viva. Ma il padre della legge elettorale cosa ne pensa? “Penso che il sistema istituzionale del Paese vada cambiato: ci vuole l’elezione diretta del presidente del Consiglio e che la legge elettorale conseguente deve essere quella che applichiamo per scegliere i sindaci“, ribadisce ancora Rosato.

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