Barbara Faggioli, Barbara Guerra e le gemelle De Vivo che oggi di sono presentate stamani in aula, per la prima volta. È stata una udienza dedicata alla difesa delle giovani donne imputate nel processo milanese sul caso Ruby ter, che vede anche Silvio Berlusconi accusato di corruzione in atti giudiziari. Concetta ed Eleonora s si sono sedute a fianco del loro legale, l’avvocata Maria Emanuela Mascalchi, che ha sottolineato che “da 10 anni, da quanto dura questo procedimento, vengono etichettate come olgettine, ossia escort, ma non lo sono“. Per le due ex ospiti delle serate del “bunga-bunga” ad Arcore i pm hanno chiesto condanne a 4 anni di reclusione. “Loro stesse hanno ammesso di ricevere dal 2006 somme di denaro da Berlusconi – ha spiegato il difensore – questa non è una condotta illecita, loro non hanno mai nascosto nulla”. Si è trattato di indagini che, per la difesa, “hanno riguardato la sfera personale“. I pm nella requisitoria le hanno “etichettate – ha proseguito – come schiave sessuali del grande anziano, odalische del sultano, dicendo che hanno partecipato a scene orgiastiche, questi sono solo commenti e considerazioni scandalistiche da parte dell’accusa”. Mentre, ha aggiunto l’avvocato, “non ci sono elementi per arrivare ad una condanna” per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Dal processo, ha concluso, sono emersi “solo considerazioni legate alla morale, non reati”.

Stessa lunghezza d’onda della difesa di Barbara Faggioli: “Non c’è alcuna prova in questo processo che la signora Barbara Faggioli abbia avuto rapporti sessuali con Berlusconi o che abbia esercitato ad Arcore l’attività prostitutiva” ha detto l’avvocato Paolo Siniscalchi. Tra il Cavaliere e Faggioli, ha spiegato ancora il difensore, c’è stata una “vicinanza amicale, mai negata da nessuno“. Di “forte amicizia” ha parlato anche il legale di Barbara Guerra: ” È evidente” che “ha anche avuto momenti di irascibilità”, ossia come risulta pure dagli atti dell’inchiesta avrebbe esercitato un forte ‘pressing’ per avere soldi, ma tra lei e Silvio Berlusconi “c’è sempre stato un legame di forte amicizia” e “nel processo non c’è prova di un accordo corruttivo tra i due per rendere falsa testimonianza” ha spiegato l’avvocato Nicola Giannantonio, legale dell’ex showgir. “Con lei Berlusconi è stato sempre molto generoso e l’ha aiutata fin dall’inizio – ha aggiunto il legale – la stessa Procura ci ha detto che era un’amica, molto legata a Berlusconi, questa è una storia di amicizia nata nel 2007 e lei ha avuto dal presidente l’uso di case e immobili sin da tempi non sospetti”. In più, secondo il difensore, “non c’è alcun elemento che provi che Berlusconi abbia promesso a Guerra la donazione della villa”, l’ormai nota villa da un milione di euro a Bernareggio, nel Milanese. “Non era di sua proprietà, lei l’aveva in uso”, ha precisato il legale. Il leader di FI, ha proseguito la difesa, “ha ritenuto di doverla aiutare per ciò che aveva subito”, per lo scandalo mediatico, “con dazioni di denaro in modo regolare e tracciabile”.

Il processo è alle battute finale e sulla base del calendario delle udienze fissato è probabile che la sentenza nel processo sul caso Ruby ter, a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, possa arrivare a gennaio, anche se ancora non è stata stabilita una data certa per il verdetto. I legali del Cavaliere parleranno in aula tra il 17 ottobre e il 2 novembre. Il 16 novembre ci saranno le repliche dei pm e poi ancora spazio alle controrepliche delle difese tra fine novembre e dicembre. I giudici, inoltre, hanno fatto presente che a gennaio hanno a disposizione anche udienze per il 18 e il 25. Nella prossima udienza, il 5 ottobre, ci saranno le arringhe dei difensori di Karima El Mahroug, dell’ex fidanzato Luca Risso e di Marysthell Polanco e probabilmente anche quella della difesa Rigato (rinviata per problemi di salute del legale). Il 17 ottobre discuterà l’avvocato Federico Cecconi, legale di Berlusconi (per lui i pm hanno chiesto una condanna a 6 anni). Il 2 novembre interverrà l’altro difensore dell’ex premier, il professore Franco Coppi. Il 16 novembre le repliche dell’aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio e poi spazio alle controrepliche difensive con udienze fissate per il 23 novembre, 14 e 21 dicembre. Il presidente del collegio Marco Tremolada ha chiarito che c’è possibilità per il Ruby ter anche di usare le udienze del 18 e 25 gennaio.

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