Molestie, aggressioni e stupri dentro Goldman Sachs. È l’accusa che emerge in alcuni documenti della class action presentata da 1.400 donne contro il gigante finanziario che però nega tutto: “Discriminazione, molestie e maltrattamenti in qualsiasi forma sono inaccettabili per Goldman Sachs”, ha dichiarato un portavoce.

Le 75 aggressioni sessuali sarebbero datate tra il 2000 e il 2011 e le accuse sono contenute nel fascicolo con cui le dipendenti hanno denunciato al tribunale di New York la presunta discriminazione nelle retribuzioni e negli avanzamenti di carriera femminili. La causa sarà discussa dal prossimo giugno, nel frattempo la società spiega che “per rispetto delle persone coinvolte, non commenteremo le singole denunce”.

Goldman Sachs, riporta la BBC, si difende sostenendo che le denunce sono state “presentate in modo selettivo, impreciso e incompleto”. Un portavoce della società finanziaria sottolinea anche che se vengono denunciati casi di molestie, “se accertati, verranno intraprese azioni rapide, compreso il licenziamento“.

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