“Mi piacerebbe trovarmi a un tavolo con te e chiacchierare un po’ di adozione, un tema che entrambi riteniamo cruciale da punti di vista diversi e, se ti farà piacere, potrebbe essere il tavolo di casa nostra, mia e di Alba”. Luca Trapanese, assessore comunale al welfare di Napoli e papà single di Alba, invita così Giorgia Meloni a discutere con lui della possibilità di adozione da parte delle famiglie monogenitoriali. In Italia la legge impedisce ai single di adottare un bambino o una bambina, eccezione fatta per i piccoli gravemente disabili. Con una lettera aperta sui propri canali social, Trapanese si dice sicuro che anche Meloni vedrebbe come “un’enorme assurdità” il divieto oggi in vigore. Quindi l’invito ad avviare un dibattitto sul tema.

“Tu sei mamma, io sono un papà, e siamo entrambi capaci di amare ed educare le nostre figlie, di superare qualsiasi difficoltà per loro”, motiva nel post l’assessore, che in agosto si era rivolto alla leader di Fratelli d’Italia, contestandole la dichiarazione in cui annoverava tra le devianze anoressia e obesità. Ripercorrendo la storia della sua famiglia, Trapanese argomenta portando la propria esperienza come esempio: “Alba è una bambina serena, amata e felice”, vivere con un solo genitore non è stato un impedimento per la sua crescita, spiega.

L’assessore al welfare tocca anche il tema della normalizzazione culturale delle famiglie con un solo genitore: “La gente ci dice spesso che siamo speciali, io invece lotto quotidianamente per affermare che siamo esattamente come lo sono tutte le altre”. Meloni, che non ha attualmente replicato a Trapanese, si trova ancora una volta invitata a rispondere sui diritti civili. Pochi giorni fa, a Cagliari, un attivista della comunità Lgbtq+ ha interrotto il comizio della numero uno di Fratelli d’Italia, che ringraziandolo per il coraggio dimostrato lo ha invitato ad accontentarsi delle unioni civili, chiudendo così al diritto di adozione.

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