“Se gli italiani vogliono uno che va a fare le sceneggiate come al Grande Fratello, si votassero Salvini, la Meloni o quello che regala le dentiere a tutto il mondo (Berlusconi, ndr). Facessero loro, decidessero loro. Se preferiscono questi, se li votassero. Che dobbiamo fa’?”. Così, ai microfoni di “24 Mattino Estate”, su Radio24, il leader di Azione, Carlo Calenda, si pronuncia sugli alti gradimenti del centrodestra in base agli ultimi sondaggi, aggiungendo: “Se invece gli italiani vogliono qualcuno che ha l’esperienza per risolvere quel determinato problema, possono votare me. Ho lavorato alla Ferrari, a Sky, a Mtv, ho fatto il ministro, il rappresentante permanente a Bruxelles, il responsabile per il made in Italy”.

Salvini è andato a fare l’ennesimo show a Lampedusa – continua Calenda – e lo riempito di pernacchie, perché hanno capito perfettamente che dice e fa sempre le stesse cose. Ma in un Paese normale uno così non lo voterebbe più neanche la madre. Siamo noi che accettiamo dai politici delle cose che sono… boh. Io le trovo assurde. Gli elettori devono comprendere che la politica non è il Grande Fratello, quello che si vota determina delle conseguenze. E ogni volta che gli elettori si lasciano dividere in squadre destra-sinistra o fascisti-comunisti, fanno un favore a politici a cui non affiderebbero nemmeno la gestione di un bar“.

Irremovibile la posizione del leader di Azione sul patto col Pd, sui dimaiani e sul M5s: “L’accordo fatto non è assolutamente modificabile, neanche la numerazione delle pagine. L’altro limite per me è non regalare un voto di Azione a Di Maio, D’Incà e transfughi vari dei 5 Stelle. Per quanto mi riguarda, sarebbe molto meglio che tornassero a fare la loro professione precedente. Cioè il nulla. I 5 Stelle hanno avvelenato il dibattito italiano e hanno fatto disastri. Io mi sono stancato di vedere la gente che distrugge invece di costruire – aggiunge – E i 5 Stelle sono i campioni della distruzione. Io con loro non ci voglio avere a che fare. Se li votassero chi crede che si può ottenere tutto senza dover fare nulla: solo diritti e niente doveri. Coi 5 Stelle io non farò mai un governo politico. La verità è che questo Paese, grazie anche alla legge elettorale assurda fatta da Renzi, è il più grande casino dell’universo. Non si capisce nulla”.

Calenda ne ha anche per i giornali e in particolare con Libero, che in un articolo a firma di Giovanni Sallusti definisce l’accordo tra Pd e Azione “il più masochistico della storia”, perché la spartizione di seggi 70/30 favorisce eccessivamente il partito calendiano e il suo leader, il quale politicamente peserebbe “un quinto del Pd”: “È proprio una cavolata. Libero è uno di quei giornali che fa la campagna elettorale per la destra. In Italia non abbiamo la stampa indipendente, ma giornali che fanno campagne elettorali per la destra e per la sinistra”.
Ma alle lievi rimostranze della conduttrice, Calenda rettifica: “Tranne voi,il Sole 24 Ore e La Stampa, altri giornali sono militanti, come Libero“.

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