Mentre dal ministero delle Infrastrutture arrivano risposte “insufficienti” e comunque tardive al prospettato caos aeroportuale, i cieli d’Europa si preparano a un nuovo sciopero. Mercoledì 27 luglio tutti i voli della compagnia aerea tedesca Lufthansa negli scali di Francoforte e Monaco saranno cancellati a causa della protesta del personale di terra. Lo sciopero porterà alla cancellazione di 678 voli a Francoforte e 345 a Monaco, per un totale di 134.000 passeggeri che saranno interessati dalle cancellazioni. E che saranno riprenotati su voli alternativi se possibile, ma la compagnia ha affermato che “le capacità disponibili sono molto limitate”. Inoltre, Lufthansa ritiene che lo sciopero possa portare a nuove cancellazioni o ritardi di singoli voli per le giornate di giovedì e venerdì.

La protesta è legata ai negoziati per la retribuzione di circa 20.000 dipendenti delle filiali logistiche, tecniche e cargo della compagnia tedesca che sta offrendo molto meno della richiesta. In linea, come lo sciopero, con quanto sta accadendo in tutta Europa dove con l’aumento dell’inflazione, sono stati messi in campo scioperi per una retribuzione più elevata da parte degli equipaggi aeroportuali. Il tutto in un contesto in cui i viaggi sono tornati a crescere in maniera esponenziale dai livelli pre Covid, mentre le compagnie sono a corto del personale che hanno tagliato a piene mani per la pandemia.

L’Italia non è un’eccezione, se non per il fatto che i tagli al personale nel pieno della pandemia non ci sono stati, tuttavia è venuta a mancare tutta la forza lavoro stagionale che nel frattempo si è ricollocata e oggi non è più disponibile. La questione lunedì è stata al centro di un tavolo ministeriale che si è chiuso, com’era prevedibile, con l’insoddisfazione delle parti e con impegni che non potranno essere mantenuti. Anche solo per il fatto che ormai è tardi per salvare la stagione. E così le sigle sindacali intervenute hanno commentato in modo asciutto di non poter fare altro che “registrare risposte non sufficienti alle molteplici problematiche che abbiamo evidenziato, unico fatto che valutiamo positivamente è l’impegno del ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili a convocare un tavolo ad hoc con tutti i vettori delle compagnie low cost”.

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, hanno quindi sottolineato che “nel prossimo mese di agosto la città di Roma, al pari di Milano e Venezia, vedrà un incremento dei flussi turistici di circa il 30% rispetto allo stesso mese del 2019 e di un generale trend positivo per tutto il nostro Paese”, quindi “urge potenziare in tempo tutti gli asset coinvolti per non incontrare le stesse criticità che stanno affrontando alcuni sistemi aeroportuali europei”. Sarà piuttosto difficile, però, che quello che non è stato fatto fino ad oggi, venga fatto in meno di una settimana. Una situazione che non lascia presagire niente di buono per il mese clou dell’estate, proprio mentre le “aggressioni agli operatori del settore” sono arrivate a un livello tale da costituire un “problema” finito sul tavolo del ministero.

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