Ormai i programmi elettorali si fanno un tanto al chilo, tanto chi li legge? Devono averlo pensato quelli di Forza Italia, costretti a consegnare all’irriducibile leader Silvio Berlusconi una serie di punti, compreso un certo numero di alberi da piantare perché si sa, la lotta al cambiamento climatico non può mancare e una pennellata di verde al proprio look non costa nulla. A meno di non sbagliare i conti e promettere meno piante di quante sono già previste nel PNRR e negli impegni del G20, come gli fa notare la parlamentare del Movimento 5 stelle Ilaria Fontana, che facendo due conti mette insieme 6,6 milioni di arbusti.

La campagna elettorale è già partita e il caldo estivo non scoraggia i pretendenti. Il centrodestra è già petto in fuori, con Giorgia Meloni che serra i ranghi e ragguaglia gli alleati su tempi e regole dei briefing, Matteo Salvini che rispolvera la divisa da sceriffo anti immigrati e Berlusconi che subito rilancia con la promessa di portare le pensioni minime a mille euro, quelle “delle nostre mamme”. Cifra che certo può apparire misera sulla bocca del multimilionario ex presidente del Consiglio. Meglio allora parlare di milioni. Ma con la crisi che morde è più difficile promettere il famoso milione di posti di lavoro che tanto fece discutere vent’anni fa. I tempi cambiano e lui dimostra di sapersi adattare: il milione diventa verde. “C’è l’impegno a mettere a dimora, a piantare ogni anno almeno un milione di alberi su tutto il territorio nazionale”, spiega regalando “un paio di curiosità” al suo caro Tg5.

“Sono rallegrata che Forza Italia si preoccupi dell’ambiente. Peccato però che Berlusconi ha dichiarato nella presentazione dei suoi otto punti programmatici di piantare meno alberi di quelli previsti nel Pnnr e dagli impegni del G20”, lo riprende subito Fontana, sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica nell’ormai ex governo Draghi. Che precisa: “Nel PNRR sono già previsti 330 milioni di euro di stanziamento per piantare un totale di 6,6 milioni di alberi per le 14 città metropolitane: 1.65 milioni di piante entro la fine dell’anno e la parte restante entro il dicembre 2024″. E siccome è già campagna elettorale per tutti, à la guerre comme à la guerre: “Obiettivi ambiziosi, condivisibili e necessari quelli del PNNR e del G20, che il Movimento 5 stelle negli anni ha fatto propri piantando decine di migliaia di alberi attraverso l’iniziativa “Alberi per il futuro”, spiega Fontana, e rilancia: “Ogni voto al Movimento contribuirà sicuramente a garantire decine di nuovi alberi”. A conti fatti, la campagna elettorale vede Berlusconi già indietro di parecchi milioni di alberi. Che per sua fortuna non votano.

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