La glaciologa Augusta Vittoria Cerutti ha 93 anni e una grande conoscenza dei ghiacciai della Valle d’Aosta, dove tuttora abita. Negli anni li ha percorsi e osservati a lungo, tanto da “poter dare loro del tu”. È stata una dei pochi fortunati ad aver assistito a una fase di espansione e crescita delle lingue di ghiaccio, prima di vederle diminuire e quasi scomparire. Uno dei ghiacciai che ricorda maggiormente è quello della Brenva, che era così esteso da arrivare a superare di lato la chiesetta del santuario di Notre-Dame de Guérison, sulla strada della Val Veny, ancora presente oggi.

Insegnante di geografia, fin da giovane ha iniziato a frequentare le montagne della zona di Courmayeur, appassionandosi allo studio dei ghiacciai, tanto da venire incaricata di effettuare ogni anno rilevamenti e misurazioni, al quale seguirono diverse pubblicazioni di glaciologia e geografia storica. Oggi assiste con nostalgia alla scomparsa dei suoi amati ghiacciai, ma sottolinea anche come “noi viviamo 80-100 anni, mentre i ghiacciai si muovono nei secoli e quello che per noi è una cosa nuova, nella storia dei ghiacciai si è già ripetuta diverse volte”.

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