A Pistoia ed Empoli non si potrà più utilizzare l’acqua potabile per riempire vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di riciclo dell’acqua, lavaggio di cortili e piazzali, innaffiamento di giardini e prati, lavaggio domestico delle auto, riempimento di piscine private. L’emergenza siccità inizia a pesare anche nei due Comuni della Toscana, che nelle scorse ore hanno emesso un’ordinanza che proibisce l’uso della risorsa idrica a fini non domestici fino al 30 settembre.

“Saranno eseguiti – si spiega dal Comune di Pistoia – controlli da parte di Asl, polizia municipale, Publiacqua e tutti gli altri organi di vigilanza. In caso di accertata violazione, saranno applicate sanzioni amministrative da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro”. Divieto di uso improprio della risorsa idrica sempre fino al 30 settembre anche a Empoli, nel Fiorentino: il provvedimento, spiega una nota, è scattato alla luce della necessità di tutelare le riserve idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni, dell’aumento dei consumi per attività turistiche, irrigue e di altra natura ancora. Per chiunque violi il provvedimento è prevista anche in questo caso l’applicazione della sanzione amministrativa da 100 a 500 euro.

Primi razionamenti anche in provincia di Pordenone, dove il Consorzio di Bonifica ridurrà da due a una sola ora al giorno per ettaro l’irrigazione nei campi bagnati con l’acqua del fiume Meduna. La causa? In montagna sta finendo la neve. “I soci che non avessero ancora ricevuto le nuove turnazioni ci contattino al più presto – è l’appello del presidente del Cellina-Meduna, Valter Colussi – Sul versante del Cellina la situazione risulta leggermente migliore, ma le riserve di neve in quota sono già esaurite e non possiamo più tenerle in conto. I recenti temporali hanno mitigato la portata dei due corsi d’acqua ma non possiamo parlare di eventi rilevanti. La verità è che se non pioverà, entro breve dovremmo adottare contingentamenti per l’intero territorio”. La scorsa settimana il razionamento dell’acqua era già stato deciso dal Consorzio irriguo del Cividalese, in Friuli.

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