In un nuovo rapporto pubblicato quando mancano ormai solo sei mesi alla partita inaugurale dei mondiali di calcio del Qatar, Amnesty International ha chiesto alla Federazione internazionale delle associazioni calcistiche (Fifa) di mettere a disposizione almeno 440 milioni di dollari per risarcire centinaia di migliaia di lavoratori migranti vittime di sfruttamento a partire dal 2010, quando la Coppa del mondo del 2022 venne assegnata al Qatar.

La richiesta è stata fatta tramite una lettera aperta indirizzata al presidente della Fifa Gianni Infantino, sottoscritta da una coalizione di organizzazioni per i diritti umani e sindacati e gruppi di tifosi.

La somma di 440 milioni di dollari che dovrebbe essere usata per risarcire i lavoratori migranti equivale a quella versata dalla Fifa per l’organizzazione dei mondiali di calcio del 2022 in Qatar. È il minimo necessario per coprire i costi dei risarcimenti e delle iniziative di sostegno per proteggere in futuro i diritti dei lavoratori.

Tenendo conto del rimborso totale degli stipendi non pagati e degli esorbitanti versamenti alle agenzie di collocamento (in media 1300 dollari a testa), insieme ai risarcimenti per le morti e gli infortuni sul lavoro, tale somma potrebbe essere in realtà ben più elevata. La richiesta di risarcimento si basa sulla considerazione che, dati i precedenti del Qatar per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani, la Fifa sapeva, o avrebbe dovuto sapere, che affidando a questo stato i mondiali di calcio i lavoratori avrebbero corso dei rischi.

Ciò nonostante, quando venne esaminata la candidatura del Qatar, non ci fu alcun riferimento a ciò e non vennero poste condizioni circa la protezione dei lavoratori. Da allora, la Fifa ha fatto ben poco per prevenire o mitigare tali rischi. In tema di risarcimenti, peraltro, esiste un precedente: quello relativo al disastro del Rana Plaza del 2013 in Bangladesh, in cui persero la vita oltre 1300 lavoratori e lavoratrici. La risposta della Fifa è riportata nell’appendice al rapporto di Amnesty International.

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