“Qual è la cosa più americana che puoi immaginare? È Marilyn Monroe. E il momento più importante fu quando cantò ‘Buon compleanno’ al presidente John Fitzgerald Kennedy. Con quel look”. Anche questa volta Kim Kardashian ha conquistato la scena sul red carpet del Met Gala di New York, confermandosi come la miglior interprete del tema della serata, “The Gilded Glamour“, un’ode all'”età dell’oro” vissuta dagli Stati Uniti nell’ultimo trentennio dell’Ottocento. Con i capelli biondo platino raccolti in uno chignon e, ovviamente, il cappotto bianco languidamente calato a lasciarle le spalle nude, l’influencer era una perfetta Marilyn 2.0, performance magistrale. D’altra parte, lei è la seconda “cosa più americana” che si possa immaginare e per questo sa bene come interpretare al meglio l’immaginario fashion americano. E per farlo è disposta a tutto, anche a perdere più di sette chili per entrare nell’iconico “Happy Birthday Mr. President Dress”, il vestito di chiffon color carne tempestato di cristalli indossato da Marilyn Monroe nel 1962, tre mesi prima della sua morte, per cantare “Buon compleanno” al presidente americano J. F. Kennedy al Madison Square Garden di New York. La leggenda vuole che quell’abito, disegnato da Bob Mackie e acquistato dalla diva per 1200 dollari, le fosse stato letteralmente cucito addosso, così che il colore e la forma potessero aderire al meglio alla sua pelle, dando l’illusione che lei fosse vestita unicamente di cristalli: “È stata una tale sfida entrarci— ha raccontato Kim Kardashian —, ero determinata ad adattarlo. L’idea mi è venuta all’ultimo Gala di settembre”. Sfida decisamente vinta. L’abito potrà tornare ora al Ripley’s Believe or Not! Museum di Orlando, in Florida,che lo acquistò nel 2016 per ben 4,81 milioni di dollari, con un nuovo carico di storia.

Meraviglia delle meraviglie Blake Lively in Atelier Versace. Veterana del Gala e puntuale esegeta del dress code, quest’anno anche nella quartina dei presentatori della serata, il suo red carpet era tra i più attesi e non ha deluso. Accompagnata dal marito Ryan Reynolds (anche lui tra i padrini di questa edizione 2022) in Ralph Lauren, per l’occasione Blake ha sfoggiato una spettacolare e scenografica creazione che faceva di lei la personificazione della Statua della Libertà. Il sontuoso abito a bustier a fantasia geometrica da lei indossato aveva infatti un lungo strascico di chiffon cangiante che con un colpo di teatro cambiava forma alla gonna, virando dal bronzo rosato all’azzurro, proprio come fa il metallo ossidandosi con il tempo. Capelli sciolti lungo le spalle e, a completare il look, preziosissimi gioielli (tra cui un diadema) di Lorraine Schwartz, con le pietre perfettamente in pendant con i colori dell’abito. Che dire, una vera regina di stile. L’attrice, tra l’altro, ha un legame particolare con il Met: quando vestiva i panni di Serena Van Der Woodsen, una delle protagoniste della serie cult Gossip Girl, ha reso iconiche le scale del Metropolitan Museum di New York facendone il suo scranno.

Insomma, missione decisamente compiuta per Anna Wintour, la leggendaria direttrice di Vogue America, che puntava a far passare alla storia questa edizione del Met Gala come la più sontuosa e scintillante di sempre. Lei stessa, per l’occasione, ha sfoggiato un raffinatissimo tubino di Chanel variopinto con cappa in piume aggiunta appositamente per lei con una modifica al modello visto in passerella. E, a coronamento (è proprio il caso di dirlo) del look, una tiara di diamanti portata con nonchalance, per ribadire la mondo – se mai fosse necessario – chi è la vera regina della moda. Emozionatissimi e un po’ intimiditi, i Ferragnez: la coppia è stata tra gli ultimi ad arrivare sul tappeto rosso, perfettamente coordinata ma decisamente non memorabile. Total black by Versace con dettagli oro per entrambi: abito lungo con inserto in pelle e collier massiccio per Chiara Ferragni, smoking con bavero a contrasto in paillettes dorate per Fedez, al suo primo evento pubblico dopo l’operazione al pancreas del mese scorso. Anche la stessa Donatella Versace ha calcato la passerella, sfoggiando un abito a sirena sui toni del blu e oro con un gioco di ricami geometrici e trasparenze: per la stilista è stato un Met Gala davvero speciale, non solo perché ha curato i look di star del calibro di Cardi B., Olivia Rodrigo, Maluma, Gigi Hadid e la già citata Blake Lively; ma soprattutto perché è arrivato proprio nel giorno del suo 67esimo compleanno. Vi sfido invece a riconoscere chi è chi nel duo Jared Leto e Alessandro Michele: lo stilista e l’attore erano vestiti in modo assolutamente identico.

Tra le coppie protagoniste della serata c’è stata anche quella composta dai neosposi Broolyn Beckham e Nicola Peltz, che hanno calcato il primo red carpet come marito e moglie. Per entrambi total look Valentino: smoking bianco della collezione Haute Couture Valentino Anatomy of Couture per lui, abito drappeggiato con scollatura profonda nell’iconico Pink PP dell’ultima sfilata A/I 23. Lo stesso inconfondibile rosa – neanche a dirlo colore del momento – scelto anche da Glenn Close, arrivata proprio al braccio del direttore creativo di Maison Valentino, Pierpaolo Piccioli: la diva sfoggiava una creazione realizzata appositamente per lei con una sontuosa cappa con ricamo floreale, camicia di seta georgette e pantalone in Pink PP, colore vibrante ed energico proprio come lei. Che coppia! Tra i look memorabili di questo Met Gala 2022 ce ne sono ancora almeno un paio degni di nota. In primis quello di Kaia Gerber, che ha messo al centro del suo look la sua lunghissima e vaporosa chioma, valorizzata dal luccichio dell’abito in paillettes color platino by Alexander McQueen. Perfettamente in tema così come Alicia Keys, che ha voluto omaggiare New York con una creazione dell’americanissimo stilista Ralph Lauren: abito bustier argentato completato da un mantello a strascico con il profilo di Manhattan disegnato in cristalli. Effetto “wow” anche per Cara Delavigne, con un completo mannish rosso fiammante firmato Dior e bastone da passeggio: una volta tolta la giacca, il vero colpo di teatro. Sotto aveva un corpetto realizzato con un’opera di body painting in vernice dorata. Sublime anche il maxi dress di Kendall Jenner firmato Miuccia Prada: decisamente bold, assolutamente black, totalmente extra. La gonna vaporosa in raso doppio di seta con ruches realizzate a mano è epica. Ruba gli occhi anche l’altra top model, Gigi Hadid, in Atelier Versace: per lei maxi piumino imbottito, bustier e fuseaux in lattice bordeaux. Profondo e sensualissimo nero Burberry by Riccardo Tisci per Bella Hadid, nel complesso sexy il giusto.”Semplice” (per quanto possa esserlo una creazione di Schiaparelli) e assolutamente raffinata Carey Mulligan, super glamour invece Hailey Bieber in total withe by Saint Laurent.

Bocciate invece Sarah Jessica Parker, con una creazione a scacchi in bianco e nero di Christopher John Rogers completata da un copricapo piumato fucsia di grande effetto, e Billie Eilish che non ha replicato l’effetto sorpresa dello scorso anno. Per lei abito bustier con lo scollo quadrato, maniche in pizzo e gonna drappeggiata, total look Gucci. Maluccio anche Winnie Harlow in Iris Van Herpen, Elon Musk non proprio in forma smagliante e Hillary Clinton, fasciata in metri e metri di raso rosso granata di Altuzarra: al netto del modello però, l’importanza del suo vestito stava tutta nei ricami quasi impercettibili, tono su tono, di tanti nomi femminili. Sono quelli delle donne americane che l’hanno ispirata nel corso della sua vita, tra cui Madeleine Albright, Abigail Adams, Harriet Tubman, Rosa Parks, Lady Bird Johnson e la madre di Clinton, Dorothy Rodham. Un messaggio politico che non poteva mancare e che non è stato un unicum. Anche il sindaco di New York, Eric Adams, al suo primo Met Gala, ha indossato uno smoking che sul retro aveva la scritta ‘Stop alla violenza delle armi’ creata dall’artista e perfomer nigeriano Laolu Senbanjo. La giacca è decorata anche con il disegno di una pistola cerchiata dal simbolo ‘divietò e da altri simboli che sembrano raffigurare i luoghi più iconici della metropoli, come il ponte di Brooklyn e l’Empire State Building. Sui rever c’era anche il simbolo della metropolitana di New York, in omaggio all’attentato su un treno a Brookyln nel quale sono state ferite 23 persone lo scorso 12 aprile.

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