“The Ferragnez go to..MET GALA”. È bastata questa frase pubblicata da Chiara Ferragni in un post su Instagram per scatenare gli entusiasmi, accendendo i riflettori sull’evento mondano per eccellenza d’America: il Met Gala. E se questo nome non vi dice molto, allora questo pezzo fa al caso vostro: di seguito troverete infatti tutto quello che c’è da sapere su questo attesissimo appuntamento e capirete perché la presenza dei Ferragnez è un altro (l’ennesimo) colpo di genio messo a segno dall’imprenditrice digitale. Neanche a dirlo, dopo le due precedenti edizioni tenutesi in sordina a causa della pandemia di Covid, quest’anno il Met Gala torna in grandissimo spolvero: tutto ruota intorno all’oro, il colore simbolo dell’opulenza, del benessere e della spensieratezza, ma anche simbolo di rinascita e cambiamento culturale. Le aspettative sono alle stelle anche perché si sussurra che Anna Wintour, la direttrice di Vogue America e co-presidente onoraria dell’evento, abbia realizzato l’edizione più importante e memorabile della sua carriera, con un red carpet pronto a passare alla storia.

COS’È IL MET GALA? Di fatto è l’evento clou della moda americana, in pratica il Costume Institute Gala – questo il suo nome “ufficiale” -, è un galà che si tiene ogni anno dal 1948 con l’obiettivo di raccogliere fondi a beneficio del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York. Tradizionalmente, la serata coincide con l’apertura della mostra annuale di moda organizzata Costume Institute, a cui si ispirano il tema e il dress code dell’evento (ne parleremo più avanti).

QUANDO SI TIENE? Quest’anno ritorna al suo calendario “standard” che prevede che il Galà si tenga il primo lunedì di maggio: appuntamento quindi oggi, 2 maggio, a partire dalle 18 (ora locale a New York, mezzanotte in Italia).

DOVE? Al Metropolitan Museum of Art di New York, comunemente chiamato “Met”: da qui il nome Met Gala.

IL TEMA E IL DRESS CODE – Come abbiamo detto, questa edizione si candida a essere ricordata come la più sfarzosa di sempre, complice anche il tema scelto: “In America: An Anthology of Fashion“, ispirato come da tradizione alla mostra del Costume Institute che aprirà il 7 maggio. Da qui il dress code “The Gilded Glamour“, ovvero “il glamour dorato”. Una definizione potentemente evocativa che si ispira al capolavoro di Mark Twain e Charles Dudley Warner del 1873, “The Gilded Age: A Tale of Today”, i primi a definire così quell'”età dell’oro” vissuta dall’America nell’ultimo trentennio dell’Ottocento (dal 1870 al 1900 circa). Anni di grandissimo sviluppo tecnico e industriale, oltre che di crescita economica, che hanno segnato un netto cambio di passo degli Usa. Un tuffo nel passato giusto il tempo di questa notte magica, un’evasione dalla realtà drammatica che stiamo vivendo all’insegna dell’oro, del luccichio, delle piume e delle frange di ispirazione retrò, dei lunghi guanti e dei gioielli a profusione. Fonti di ispirazione possono essere due grandi film tratti da altrettanti romanzi di Edith Wharton, L’età dell’innocenza di Martin Scorsese e La casa della gioia, regia di Terence Davies. Ma c’è anche una serie tv, che guarda caso è tra le più attese di quest’anno, a darci un’idea del mood: neanche a dirlo si intitola “The Gilded Age”. Attenzione però: non è tutto oro quel che luccica. Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che il red carpet del Met Gala è l’occasione perfetta per lanciare messaggi politici attraverso il linguaggio della moda. Basti pensare all’abito di Alexandra Coasio Cortez o a quello di Cara Delevingne nell’edizione tenutasi lo scorso settembre. Per non parlare di Kim Kardashian e della sua tuta total black di Balenciaga a significare l’annullamento dell’individuo (in particolare della donna) nella società “social” contemporanea.

GLI OSPITI – La lista degli invitati è assolutamente top secret. Gli unici nomi certi al momento sono proprio quelli dei Ferragnez, che hanno “spoilerato” la loro presenza all’evento, confermando le indiscrezioni che circolavano sui social. C’è attesa poi per Rihanna (con il suo pancione che potrebbe far saltare all’ultimo la sua partecipazione) e Sarah jessica Parker (presenza quasi fissa dell’evento). Grande assente dovrebbe essere invece Zendaya, l’attrice del momento nonché musa di Pierpaolo Piccioli, il direttore creativo di Valentino: sembra infatti che sia bloccata sul set per le riprese del suo nuovo film. Per il resto c’è una sola certezza: tutti vogliono essere invitati al Met Gala ma è Anna Wintour in persona a selezionare gli ospiti attingendo tra i nomi più influenti del mondo della moda ma anche del cinema, della musica, dello sport (nel 2021 il tennista Matteo Berrettini è stato l’unico italiano invitato, per dire), delle istituzioni e della cultura.

I PRESENTATORI DELLA SERATA – Saranno l’attrice Blake Lively con il marito e collega Ryan Reynolds, l’attrice e regista Regina King e l’attore e drammaturgo Lin-Manuel Miranda a presentare il Met Gala di quest’anno; mentre Tom Ford, il ceo di Instagram Adam Mosseri e Anna Wintour continueranno nel loro ruolo di presentatori onorari, come è già successo lo scorso settembre all’inaugurazione della prima parte della mostra “In America: A Lexicon of Fashion” del Costume Institute.

COME FUNZIONA – Nessuno sa davvero cosa succede nel corso della serata. Il rigido regolamento dell’evento vieta infatti a tutti i presenti di pubblicare foto e video sui social e questo contribuisce ad accrescere l’aura di fantomatico mistero e famelica ammirazione nei confronti del Met Gala. Quel che è certo è che il fulcro di tutto è il red carpet, con gli arrivi scaglionati per evitare “ingorghi” tra star: i primi invitati iniziano ad arrivare intorno alle 17.30-18 del pomeriggio (ora di New York) e gli ultimi possono arrivare anche ore dopo, addirittura dopo le 20 (sempre ora locale). L’esperta di moda del New York Times, Vanessa Friedman, aveva rivelato tempo fa che dopo la passerella ci sono gli onori dei “padroni di casa”, che accolgono i propri ospiti. Quindi si inizia la visita in anteprima alla mostra e poi ci si sposta nella sala dove viene allestito prima il cocktail, poi la cena e il conseguente party con spettacolo (che cambia di anno in anno a seconda del tema). Il costo dei biglietti si aggirerebbe intorno a 35 mila dollari mentre la cifra per riservare un tavolo va dai 200 mila ai 300 mila dollari. Denaro che, ricordiamo, costituisce la principale fonte di finanziamento annuale per le mostre, le pubblicazioni e le operazioni del Costume Institute del Met.

LA STORIA – Ogni anno per una sera New York — e nello specifico il Metropolitan Museum of Art — si trasforma nell’epicentro del glamour mondiale, il “place to be” dove convergono tutte le personalità più influenti del mondo dello spettacolo e della moda, intente a fare a gara per conquistarsi i flash dei fotografi. È così, più o meno, dal 1948, quando la geniale e poliedrica ex caporedaddrice di Vogue Diana Vreeland gettò le basi per quello che sarebbe diventato poi “il party dell’anno”. L’obiettivo era già all’epoca quello di raccogliere fondi per il Costume Institute ma all’epoca si trattava “solo” di una cena a mezzanotte con un costo d’ingresso di 50 dollari: dal 1973 il Met Gala è divenuto man mano popolare in tutto il mondo, affermandosi l’evento per antonomasia dell’alta società newyorkese ma non solo. Dal 1995 la direttrice di Vogue America Anna Wintour ha preso in mano l’organizzazione e lo ha reso l’appuntamento più esclusivo del mondo, nonché l’evento di raccolta fondi più efficace, con il record di 12 milioni di dollari raccolti nel 2014.

COME SEGUIRLO – Si può seguire la diretta streaming del red carpet sul sito del Met o tramite i profili Instagram, Facebook e Twitter del Metropolitan Museum, a partire dalle 18 ora locale (mezzanotte ora italiana). Finiti gli arrivi, però, le porte si chiuderanno e termineranno le trasmissioni. Ciò che succede al Met resta al Met. Siete avvisati.

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