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Ligabue: “Il dolore di mio figlio Leon, nato morto. Solo chi ci è passato lo capisce. La rivalità con Vasco Rossi? Una grande sofferenza”

Il rocker emiliano si racconta al Corriere della Sera alla viglia della pubblicazione della sua autobiografia "Una storia"

di F. Q.

È un Luciano Ligabue intimo e inedito quello che si racconta al Corriere della Sera alla viglia della pubblicazione della sua autobiografia “Una storia“. Un titolo semplice perché questo libro è sia la sua storia, quella più intima, personale e famigliare, sia un meraviglioso racconto che abbraccia la provincia italiana, dagli anni Sessanta ad oggi. Tra i tanti argomenti affrontati, c’è anche la morte di suo figlio Leon, il secondogenito avuto con la compagna Barbara: “Ce lo fecero vedere. Me lo ritrovai in mano: un affarino di un chilo. Aveva i tratti della mamma – ha confidato il cantautore emiliano -. La voce di bambina della Barbara disse: è perfetto. L’ho fatto seppellire in un cimitero che ha un angolo chiamato degli angeli. All’inizio la Barbara ci andava tutti i giorni. Si sentiva come se il suo corpo fosse diventato marcio, incapace di dare la vita… Un pensiero ingiusto, ma il suo “sentire” la faceva stare così. Solo chi ci è passato lo capisce”.

Quindi ha rotto il silenzio anche sulla presunta rivalità storica con Vasco Rossi: “È una storia da cui mi è venuta una grande sofferenza. Ma nulla e nessuno riusciranno a farmi diventare antipatico Vasco Rossi. L’ho sempre rispettato, e lo rispetterò sempre”, ha spiegato il rocker di Correggio. E tra i tanti aneddoti c’è anche quello legato alla nascita di “Certe notti”, uno dei suoi brani più iconici: “È nato dall’inquietudine. Dall’irrequietezza. Sono le notti in cui devi uscire perché non sei in pace con te stesso, cerchi di risolvere qualcosa. Anche quella è una canzone fraintesa. Quasi tutte nascono da un disagio personale che mi consente di far arrivare agli altri quel che provo. Non pensavo che avrebbe avuto tanto successo, credevo che il produttore avrebbe puntato su Vivo morto o X”. La sua autobiografia è in uscita il 3 maggio, edita da Mondadori (480 pagine, 22 euro).

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