Nel Rapporto Preliminare della Task Force per gli UAP del Pentagono, pubblicato il 25 giugno 2021, si formulavano cinque ipotesi per spiegare il fenomeno UAP (o UFO che dir si voglia). Al primo posto vi erano i disturbi aerei, cioè uccelli, palloni, velivoli senza equipaggio, sacchetti di plastica. Al secondo i fenomeni atmosferici naturali come cristalli di ghiaccio, fluttuazioni, inversioni termiche. Al terzo i programmi di sviluppo del governo e o dell’industria Usa. Al quarto i sistemi avversari stranieri, ovvero tecnologie avanzate di Cina, Russia o un’altra nazione o entità non governativa sconosciuta. Al quinto posto vi era la categoria “altro”, un contenitore generico destinato a tutti i restanti casi.

In questi giorni i tragici eventi militari in Ucraina hanno dimostrato la totale assenza di dispositivi che abbiano caratteristiche anche solo lontanamente paragonabili a quelle dei misteriosi velivoli osservati dai piloti della Us Navy e registrati dai loro sistemi in questi ultimi anni. A parte i missili ipersonici Kinzhal e le armi termobariche lanciate dai sistemi TOS-1, i russi non hanno fatto ricorso ad armamenti particolarmente innovativi. E sul campo si è potuto constatare che la tecnologia impiegata dai droni russi, come quella avversaria, non è affatto avanzata tipo il drone kamikaze Switchblade di fabbricazione Usa, il Bayraktar TB2 turco. Viene così a cadere una delle ipotesi preferite dai negazionisti del fenomeno UAP/UFO, cioè che si tratti di dispositivi militari avanzati prodotti da potenze avversarie.

Tornando al Rapporto Preliminare della UAPTF è stato recentemente pubblicato uno studio effettuato su di esso dalla Space Tech, un’agenzia di analisi strategica statunitense focalizzata sulle attività spaziali. Lo studio analizza il Rapporto Preliminare ed evidenzia come, pur non presentando alcuna ferma conclusione, ha avuto la funzione di legittimare il fenomeno UAP/UFO e passa in rassegna gli importanti sviluppi che ne potrebbero derivare in molti settori diversi. Un importante contributo allo studio del fenomeno UAP viene con la notizia che, nell’ambito del Progetto Galileo, diretto dal noto astrofisico Avi Loeb, il Professor Gary Nolan della Stanford University analizzerà i materiali provenienti da incidenti UFO nonché gli effetti subiti dai piloti che hanno avuto incontri ravvicinati con tali oggetti. La questione degli effetti derivanti dall’esposizione a UAP sulla salute degli esseri umani è venuta recentemente alla ribalta grazie alla pubblicazione di uno studio promosso dalla DIA, l’Agenzia di Intelligence della Difesa USA, nell’ambito del Progetto AAWSAP, dove vengono analizzati e discussi dal punto di vista medico i diversi effetti fisiologici provocati dall’esposizione, in particolare quella ravvicinata, a UAP.

Un’altra iniziativa significativa da segnalare nel contesto delle iniziative attinenti allo studio del fenomeno UAP/UFO è il “Progetto Titano”, un piano di azione che prevede la richiesta di San Marino alle Nazioni Unite per la creazione di un ufficio preposto all’organizzazione e convocazione di una conferenza mondiale sullo stato della ricerca sul fenomeno UAP/UFO. Il piano d’azione del Progetto Titano è stato messo a punto dal Centro Ufologico Nazionale (CUN), unitamente alla International Coalition for Extraterrestrial Research (ICER), e recentemente presentato alle autorità governative sammarinesi. Qualora il governo di San Marino accettasse di partecipare all’iniziativa e l’Assemblea Generale ONU approvasse la proposta, la conferenza, da tenersi nel territorio neutrale di San Marino, svolgerebbe un ruolo chiave per la creazione di una vera cooperazione internazionale per lo studio del fenomeno UFO/UAP alla luce del sole.

Da segnalare infine una recente notizia proveniente dal Brasile, dove su iniziativa dei Senatori Eduardo Girão e Izalci Lucas, otto senatori hanno richiesto una sessione pubblica speciale del Senato brasiliano per commemorare la 75esima Giornata Mondiale degli UFO. La sessione è prevista per il 24 giugno 2022, 75esimo anniversario dell’avvistamento di Kenneth Arnold e del World UFO Day, e vedrà la partecipazione come relatori dei più importanti ufologi brasiliani che porranno in evidenza, fra le altre cose, la lunga esperienza del Brasile nello studio ufficiale del fenomeno UAP/UFO (principalmente i progetti SIOANI e Operação Prato).

Malgrado i tristi e pericolosi avvenimenti nell’est europeo quindi, numerosi e interessanti sono gli sviluppi che si susseguono in merito al fenomeno UFO/UAP. E il richiamo agli avvenimenti bellici si collega bene con quelle che sono le domande di base da sempre connaturate con il fenomeno UAP/UFO: ci sono altri esseri? E se ci sono, perché almeno ufficialmente non ci hanno mai contattato? Anche se la risposta alla prima domanda almeno per il momento rimane in sospeso, per avere risposta alla seconda, purtroppo, non occorre fare tanta strada, basta qualche centinaio di chilometri verso nord-est.

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