Televisione

Non è L’Arena, Massimo Giletti si rifiuta di interrompere la diretta per le esplosioni a Odessa: “Restiamo qui, non rompere i cog***ni”

Neanche a dirlo, anche questa volta sui social si è scatenato il dibattito, tanto che la puntata di Non è l'Arena è entrata in trendig topic su Twitter

di F. Q.

Massimo Giletti è tornato in diretta dal centro di Odessa. Nella puntata di ‘Non è l’Arena‘ andata in onda domenica 3 aprile, il conduttore si è collegato ancora una volta in diretta dall’Ucraina per continuare a raccontare da vicino la guerra, alternando le immagini e i servizi girati negli ultimi giorni al fronte con il dibattito degli ospiti in studio. Proprio mentre la discussione era nel vivo, però, Giletti è stato costretto ad interrompere gli interventi a causa di alcune esplosioni in corso ad Odessa. “Ci dicono che ci sono state esplosioni molto vicini a noi, nella zona del porto di Odessa, a circa 700 metri in linea d’area da dove siamo. Ci sono le sirene, noi abbiamo sentito i vetri tremare“, ha detto mentre operatori e giornalisti presenti si recavano all’esterno per capire cosa stesse accadendo. Erano circa le 23 in Italia.

Quindi Massimo Giletti ha spiegato con tono piccato: “Quello che vi possiamo dire è che i botti si sono sentiti molto forti anche in questo posto dove, grazie alla Croce Rossa. Lo dico perché a differenza di quanto scritto da qualcuno con molta ironia non siamo al Grand Hotel”. Il riferimento è alle polemiche delle scorse settimane, dopo la sua prima conduzione in diretta da Odessa, quando era stato criticato per aver “spettacolarizzato” la guerra. Poi però, la tensione si è alzata tanto che il conduttore ha iniziato a discutere con alcune persone presenti dietro le telecamere, che gli intimavano di interrompere la diretta e correre nel bunker perché la situazione non era più sicura.

A più riprese Massimo Giletti gli ha replicato in inglese, dicendo che non aveva alcuna intenzione di abbandonare la trasmissione: “Noi stiamo qui, dai!”, lo si è sentito sbottare più volte in direzione di chi stava intorno a lui. “Le guardie dietro le telecamere mi dicono che devo smettere, ma noi stiamo qui e continuiamo”, ha detto quindi rivolto al pubblico. La diretta è poi effettivamente proseguita, ma con continue interruzioni e scuse del conduttore ma il suo nervosismo era palpabile. Tanto che ad un certo punto, mentre andava in onda la sigla al rientro dalla pubblicità, lo si è sentito dire a qualcuno (evidentemente ignaro di avere il microfono già aperto) “Non rompere i cogl**ni”. Neanche a dirlo, anche questa volta sui social si è scatenato il dibattito, tanto che la puntata di Non è l’Arena è entrata in trendig topic su Twitter.

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