Bruce Willis ha l’afasia e si sta ritirando gradualmente dalle scene. La notizia sta facendo il giro del mondo in pochi istanti. Ed è dovuta ad un post su Instagram pubblicato da Rumer, la figlia di Willis. “Con gli straordinari fan di Bruce volevamo condividere, come famiglia il fatto che il nostro amato Bruce ha avuto problemi di salute e che gli è stata diagnosticata l’afasia, malattia che sta influenzando le sue capacità cognitive”, ha scritto Rumer. “Di conseguenza Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui. Questo è un momento davvero difficile per la nostra famiglia e apprezziamo così tanto il vostro continuo amore, compassione e supporto. Stiamo attraversando questa situazione con forte unità familiare e volevamo coinvolgere i suoi fan perché sappiamo quanto lui significhi per voi”. Poi conclude: “Come dice sempre Bruce, “Live it up” (goditela, goditi la vita ndr) e insieme abbiamo in programma di fare proprio questo”.

A firma in calce al post comprende tutti i figli di Bruce – Rumer, Scout, Tallulah, Mabel, Evelyn – quello della moglie Emma Heming, e anche dell’ex moglie Demi Moore, a dimostrazione di quella famiglia allargata che Willis era riuscito a costruire attorno a sé nonostante la separazione dalla Moore nel 2000 dopo 13 anni di matrimonio. Willis ha 67 anni ed è nato in Germania da mamma tedesca e da papà statunitense all’epoca soldato. Sul finire degli anni settanta e agli inizi degli ottanta, tra un mestiere e l’altro con cui barcamenarsi economicamente (investigatore privato, barista, guardia di sicurezza), ha scoperto che la recitazione era la sua strada.

Il suo primo vero ruolo da protagonista è arrivato nel 1987 in una commedia di Blake Edwards in un ruolo comico brillante che poi ha riutilizzato come registro ironico in decine di film, soprattutto d’azione, come il celebre franchise, autentico cult, Die Hard- Trappola di cristallo che è proprio del 1988. In oltre settanta titoli in trent’anni di carriera, Willis è diventato una delle star più celebri e pagate della Hollywood degli anni novanta, senza però mai ricevere alcuna nomination agli Oscar. Tra i tanti film interpretati ricordiamo che ha prestato la voce al neonato Mickey in Senti chi parla, poi ha recitato in Hudson Hawk, Pulp Fiction, L’esercito delle dodici scimmie, Armageddon, l’incredibile e inatteso Il sesto senso, Sin City e il recente remake de Il giustiziere della notte intitolato Death wish. Sono ben otto i titoli in post produzione, infine, che lo vedono tra i protagonisti e che usciranno nei prossimi mesi.

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