Tra i passaggi più intensi dell’intervista al Corriere ci sono ovviamente quelli dedicati al rapporto assai complicato con la madre, Patrizia Gucci, e su come il tumore al cervello abbia «alterato il suo senso critico». «Oggi stiamo pazientemente ritrovando un dialogo», rivela (a Vanity però dice anche: «Non riesco mai a capire chi sia veramente. E ogni volta che provo a cercare uno spiraglio, fallisco») e poi aggiunge: «Se l’ho perdonata? Il perdono va chiesto. Di certo l’odio logora. Voglio ricostruire, non distruggere». Allegra Gucci ripercorre «i nodi di una storia ancora aperta», come li definisce, cominciata con il conflittuale divorzio tra i genitori avvenuto dieci anni prima del delitto, e finita drammaticamente la mattina del 27 marzo ‘95. «Non ero andata a scuola, fu mia madre a entrare nella mia stanza e a dirmi “Tuo padre è morto”. Poi se ne andò. Da allora io e la mia famiglia non abbiamo avuto pace».