Le ripercussioni della guerra in Ucraina sono state immediate per il settore moda che è particolarmente sensibile alle tensioni geopolitiche (lo raccontiamo qui). Eppure la Milano Fashion Week sembra tornata ai “vecchi tempi” con decine di persone assiepate davanti alle location delle sfilate. Il covid ha tenuto “fermi ai box” molti influencer o presunti tali che si mischiano ai vip per le vie di Milano e che certamente non si sono infilati la prima cosa trovata nell’armadio. Chi sono non si sa, almeno nella maggior parte dei casi. Tra un Tananai (ultimo a Sanremo ma ovunque: un caso da studiare, perché?) e una Chiara Ferragni, tra una Eva Herzigova e una Lorena Cesarini, tanti perfetti sconosciuti. Inutili dire che i colori e le stravaganze stridono con l’idea della guerra vicina. Ah, spesso si vestono così solo per stare fuori, è una specie di “tradizione”. È la moda (e in molti casi, il cattivo gusto).

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Milano Fashion Week, Giorgio Armani invita i suoi dipendenti alla sfilata di Emporio: “Un riconoscimento per il lavoro fatto negli ultimi due anni”

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Si chiude la Settimana della Moda a Milano con il silenzio di Giorgio Armani: da Gucci a Prada passando per il Metaverso, cosa resta di queste sfilate

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