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Beijing 2022: Storia di chi è alla settima Olimpiade e di chi per la prima volta nella storia gareggia per l’Arabia Saudita

Free dance a San Valentino: La coppia di pattinaggio artistico Charlene Guignard e Marco Fabbri erano in zona medaglia. Da13 anni fanno coppia anche nella vita. Dopo essersi conosciuti tramite un annuncio sul web ma non pensate a app di dating come Tinder, era un sito rivolto ai pattinatori che cercano partner.

di Januaria Piromallo

Per il momento le donne in Arabia Saudita non possono ancora ottenere assistenza sanitaria senza l’approvazione di un uomo e non le possiamo ancora vedere tra i paletti dello slalom. Erano le Olimpiadi del 2016 a Rio quando Kariman Abuljadayel, la prima atleta saudi donna, ha gareggiato per i 100 metri. Era il simbolo del futuro. Ma anche del passato, perché alla sprinter, per rispetto alla loro religione, era stato vietato vestirsi come le altre atlete con tute fascianti high tech. Sembrava un fagotto nero con le ali ai piedi. Quest’anno l’Arabia Saudita ha inviato a Pechino la sua prima squadra di sciatori, due soli, ma quanto basta per sognare i cerchi olimpici e segnare la Storia.

Salman Al Howaish, nato a Jedda, 23 anni, ha messo gli sci ai piedi a 4 anni, non sulle dune del deserto ma in Svizzera dove è cresciuto. E’ stato studente alla Kennedy School, poi collegi internazionali e laurea in “Sport e Management” all’Università di Glion. Come si costruisce un campione? Prima nella testa. Il suo coach e mentore è stato il suo primo maestro di sci e guida alpina Silvan Fust. Fino a consegliarlo a un team olimpionico fatto di allenatori al top e nutrizionisti, che lo hanno fatto allenare dalle sei alle otto ore al giorno, tutti sponsorizzati direttamente dal re dell’ Arabia Saudita. E per la sola partecipazione un corposo assegno di 30mila euro all’atleta. Come per il primo sciatore caraibico alle Olimpiadi 2022 riflettori puntati su Salman che sarà anche il primo atleta saudi a partecipare al Free Ride World Tour.

Andy Himalaya and Royal Disaster: ha scelto di chiamarsi così quando si mette a fare il cantante pop. Il vero nome sarebbe lungo come un tir: Hubertus Rudolph zu Hohenlohe-Langenburg von Furstenberg. Al quale aggiungere il titolo di principe al quadrato da parte di padre e da parte di madre, Ira, che sposò sedicenne il principe Alfonso. E giusto per aggiungere un altro plus al pedigree, sua nonna è Clara Agnelli, sorella dell’Avvocato. Nato 63 anni fa a Città del Messico. Per trovarsi una risicata concorrenza sportiva gareggia sotto la bandiera messicana anziché con quella tedesca o austriaca. Fondatore nel 1981 e unico iscritto della Federazione Sciistica del Messico, sette Olimpiadi, nessuno podio. A Giochi di Sarajevo del 1984, disputa la discesa libera, lo slalom gigante e quello speciale, il miglior risultato è il 26esimo posto. Ma può dire di aver gareggiato con Alberto Tomba nelle Olimpiadi di Calgary dove Tomba la Bomba vinse due medaglie d’oro. Hubertus nelle ultime Olimpiadi di Bejing è solo riserva. Ma l’importante è partecipare, o no?

Free dance a San Valentino: La coppia di pattinaggio artistico Charlene Guignard e Marco Fabbri erano in zona oro. Oltre a fare coppia sul ghiaccio, da 13 anni fanno coppia anche nella vita. Dopo essersi conosciuti tramite un annuncio sul web, ma non pensate ad app di dating come Tinder era un sito rivolto a pattinatori che cercano partner. Sarà perché gli azzurri sono usciti dai top ten nel medagliere ma queste Olimpiadi entusiasmano poco. Sarà anche per il “genocidio culturale” della minoranza degli uiguri attraverso campi di concentramento/rieducazione e sterilizzazioni di massa ( che poi tanta minoranza non sono, visto che contano all’incirca 11 milioni). Gli atleti robot della Cina nel medagliere sono settimi ( 10 medaglie tra cui 5 ori. L’Italia 11 medaglie ma solo due ori). E meno male che finalmente ha nevicato, le temperature sono scese sotto i 15 gradi e i fiocchi di neve (veri) hanno coperto quella bruttezza di striscia artificiale, di neve finta in mezzo alle montagne aride, secche. Mentre ci interroghiamo sul futuro dello sci. Scieremo tutti in hub su neve plasticosa, come già fanno a Dubai? O sulle dune del deserto? I saudi sono pronti per la nuova sfida agli sporti invernali. Cercasi sponsor.

di Januaria Piromallo con Kamalei von Meister
foto di Salman Al Howaish

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