Genovese, 66 anni, avvocato dal 1985 e parlamentare da tre legislature. Ecco il profilo di Roberto Cassinelli, il deputato di Forza Italia il cui nome è stato uno dei più presenti sulle – poche – schede non bianche scrutinate nelle prime due votazioni per l’elezione del capo dello Stato. Lunedì i grandi elettori che lo hanno indicato alla più alta carica della Repubblica sono stati sette e gli hanno permesso di piazzarsi quarto dietro al giurista Paolo Maddalena (candidato degli ex M5S), all’attuale presidente Sergio Mattarella e alla ministra della Giustizia Marta Cartabia (e a pari merito con il fondatore del suo partito, Silvio Berlusconi). Martedì sono più che raddoppiati, arrivando a 17: Cassinelli è arrivato di nuovo quarto dietro a Maddalena, Mattarella e l’ex presidente del Friuli-Venezia Giulia Renzo Tondo.

Lui non commenta questa inattesa ribalta: l’unico post recente su Facebook è quello in cui parla di “emozione e responsabilità” per il primo giorno di votazioni. Nonostante la carriera politica di tutto rispetto, infatti, per lui è un esordio assoluto: nella 17a legislatura è entrato al Senato soltanto nel 2017 subentrando a un seggio vacante, saltando quindi sia l’elezione del 2013 sia quello del 2015. Prima ancora era stato deputato nella 16a legislatura, eletto sempre nelle file del partito azzurro, ma in quegli anni (2008-2013) non si rinnovava il presidente della Repubblica. Già iscritto al Partito liberale, Cassinelli ha aderito a Forza Italia fin dalla fondazione nel 1994.

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