Nelle ultime 24 ore in Francia si sono contati oltre mezzo milione di nuovi casi di Covid-19: precisamente 501.635. Sono quasi cinquantamila contagi in più di quelli registrati martedì scorso (464.709): la media dell’ultima settimana è stata di 366.179 casi al giorno. Il numero di pazienti Covid ricoverati negli ospedali del Paese supera inoltre i 30mila (30.189), un livello che non si raggiungeva da aprile 2021 e si avvicina al picco più alto, datato novembre 2020. I nuovi ricoverati in un giorno sono stati 3.842. È invece in costante discesa da una decina di giorni il numero di pazienti in rianimazione, che si assesta a 3.741.

Il 20 gennaio il primo ministro Jean Castex ha illustrato in conferenza stampa il calendario della “revoca progressiva” delle restrizioni contro la pandemia, decisa dal Consiglio nazionale di sicurezza e difesa sulla scia di quanto disposto nel Regno Unito dal gabinetto di Boris Johnson. Dal 2 febbraio cesseranno l’obbligo di mascherina all’aperto, i limiti alle capienze e l’obbligo di lavoro a distanza per almeno tre giorni a settimana. Dal 16 febbraio invece riapriranno le discoteche, riprenderanno i concerti e tornerà possibile consumare cibo e bevande al cinema, allo stadio e sui mezzi di trasporto.

Come misura compensativa, però, a partire da lunedì 24 gennaio è entrato in vigore il passe vaccinal – l’equivalente del nostro super green pass – che per tutti i maggiori di 16 anni andrà a sostituire il passe sanitaire (ottenibile anche con un tampone negativo) in tutti i luoghi in cui è richiesto finora: tra gli altri, ristoranti, teatri, stadi, aerei e treni ad alta velocità. Fanno eccezione soltanto ospedali, case di cura e strutture socio-sanitarie. Per la fascia d’età dai 12 ai 15 anni invece continuerà a valere il green pass base.

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