Boris Johnson per il momento resiste alle richieste di dimissioni innescate dal cosiddetto Partygate, che provengono non solo dalle opposizioni, ma anche dai ranghi dei Conservatori. L’ex sottosegretario tory Tobias Ellwood, ora presidente della commissione Difesa dei Comuni, ha dato voce ai tanti che all’interno del partito chiedono che il premier riprenda il controllo della situazione “o faccia un passo indietro”. “Abbiamo bisogno di leadership”, ha detto Ellwood parlando alla Bbc. Le sue parole giungono mentre emergono nuovi dettagli sulle feste proibite a base di alcol nel giardino di Downing Street, mentre al resto del Paese era imposto un rigido lockdown a causa della pandemia. Il Mirror ha rivelato che le “bevute del venerdì” riservate allo staff sono una tradizione di Downing Street, seguita anche da precedenti governi, ma che durante la premiership di Johnson è proseguita, nonostante le restrizioni imposte al Paese. Secondo il quotidiano, lo staff del premier aveva perfino comprato un frigorifero per tenere al fresco le bottiglie di vino e che il premier era al corrente degli assembramenti proibiti. Intanto un gruppo di persone ha organizzato una protesta ironica con tanto di maschere e parrucche davanti alla residenza del primo ministro, a Downing Street. Una sorta di “finto party” con balli al ritmo di “Mi chiamo Boris e questo è un evento di lavoro”

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