Dopo Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano, ora anche la Calabria passa in zona gialla dopo la firma dell’ordinanza da parte del ministro della salute, Roberto Speranza. Il nuovo monitoraggio della Cabina di Regia segnala infatti che tutti i valori di riferimento della Regione – incidenza dei contagi, ricoveri e occupazione delle terapie intensive – superano le soglie stabilite per rimanere in fascia bianca. Ci sono però altre zone d’Italia a rischio: sette Regioni e Province autonome superano, questa settimana, la soglia di allerta per l’occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive, fissata al 10%. Sono Friuli Venezia Giulia (14,3%), Liguria (12,4%), Marche (14,8%), Bolzano (18%), Trento (16,7%), Veneto (12,4%), oltre appunto alla Calabria (all’11,8%). Superano invece la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica quattro Regioni e Province autonome: sempre Calabria (al 16,8%), Friuli Venezia Giulia (23,3%), Bolzano (19,2%), ma anche la Valle d’Aosta (24,2%).

L’incidenza dei contagi continua ad aumentare in tutta Italia – anche se l’indice Rt resta stabile – e ora il Molise è l’unica Regione italiana a rischio basso. Il nuovo monitoraggio, i cui dati sono comunicati dall’Istituto superiore di sanità, certifica la progressione della quarta ondata in Italia. L’incidenza settimanale a livello nazionale arriva a 176 casi per 100mila abitanti (3-9 dicembre 2021) contro 155 per 100mila abitanti della scorsa settimana. Nel periodo 16 novembre-29 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,18 (range 1,06-1,24), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 1,2), “ma al di sopra della soglia epidemica“, il valore di 1 sotto al quale si avrebbe una frenata del contagio.

Confermato anche l’aumento di ricoveri e occupazione dei posti letto in terapia intensiva. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 8,5% (rilevazione del 9 dicembre) contro il 7,3% di una settimana fa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% dal 9,1% del 2 dicembre”. “Sono 20 le Regioni e province autonome che risultano classificate a rischio moderato – prosegue il report – Tra queste, cinque sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Una regione (Molise) è classificata a rischio basso”. Sono “12 le Regioni e le province autonome che riportano un’allerta di resilienza. Nessuna Regione e provincia autonoma riporta molteplici allerte di resilienza”, continua il report.

Incidenza massima di casi Covid-19 nella Provincia autonoma di Bolzano, che registra questa settimana il valore di 556,1 casi per 100mila abitanti. Seguono, con valori ampiamente oltre soglia, il Friuli Venezia Giulia (378 casi per 100mila), Veneto (365,5) e Valle d’Aosta (266,4). Tutte le Regioni e Province autonome, tranne una, superano comunque la soglia di allerta fissata a 50 casi per 100mila abitanti, limite oltre il quale risulta complesso attuare il tracciamento dei casi. L’unica Regione a registrare un valore sotto soglia è appunto il Molise, con 28 casi per 100mila abitanti.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (37.278 contro 30.966 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è a sua volta in aumento (34% contro il 33% della scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% contro il 45%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% contro il 22%).

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