L’emergenza per la pandemia Covid non si arresta in Germania nonostante oggi si sia registrata, per la prima volta da tre settimane, una leggera flessione dell’incidenza dell’incidenza dei contagi nella media dei 7 giorni. Fanno però sempre molta paura sia l’intasamento delle terapie intensive che il diffondersi della nuova variante Omicron. In Baviera, uno dei land più colpiti, dopo i primi 3 casi già conclamati ci sono altri 15 sospetti; altri 4 sono ipotizzati in Baden-Württemberg mentre in Assia c’è al momento un caso conclamato.

La cancelliera uscente Angela Merkel ed il suo successore Olaf Scholz si sono quindi consultati oggi con i 16 governatori dei Länder su come intervenire per appiattire la curva dei ricoveri e frenare l’ondata in corso. La discussione si è svolta dopo che le prime decisioni della Corte costituzionale hanno dichiarato costituzionalmente conformi il lockdown serale e la chiusura delle scuole, provvedimenti che erano stati adottati dal governo Merkel ad aprile. Le misure si erano esaurite a giugno, ma erano state impugnate, tra gli altri, dai futuri ministro delle Finanze Christian Lindner e della Giustizia Marco Buschmann, entrambi della Fdp.

Anche se la Corte di Karlsruhe non si è ancora pronunciata su altri ricorsi relativi alle chiusure dei ristoranti, la decisione favorevole su chiusura scuole e lockdown serale apre uno spiraglio che dovrebbe consentire all’Esecutivo di tirare di nuovo il freno d’emergenza. Decisioni concrete sono state comunque rimandate a giovedì prossimo quando si svolgerà una prima conferenza Bund – Länder. È tuttavia chiaro come si stia andando verso un inasprimento delle misure di riduzione dei contatti nell’ambito di una piena collaborazione tra governo uscente e nuova coalizione.

Oggi Olaf Scholz ha presentato il general maggiore Carsten Breuer come capo dell’unità di crisi che ha l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di vaccinati entro Natale. Cinquantasei anni, Breuer è a capo del comando per i compiti territoriali dell’esercito entro i confini nazionali. Già ora sono smobilitati contro il Covid oltre 8mila soldati. Per velocizzare ulteriormente la campagna vaccinale è stato proposto di affidarsi anche a squadre nelle farmacie ed è stata messa sul tavolo la proposta di ridurre a 6 mesi la validità delle attestazioni di vaccinazione. Il nuovo governo entro giovedì verificherà come inasprire la legge di tutela contro le infezioni varata due settimane fa, in modo da permettere anche chiusure temporanee generalizzate dei ristoranti nelle zone ad alta incidenza. Verosimilmente si tratterà di un lockdown per i non vaccinati.

Ieri sera il vicecancelliere in pectore Robert Habeck (Verdi) ha parlato dell’intenzione di introdurre quasi ovunque il requisito “2G” (ovvero l’essere guariti dal Covid o vaccinati). Il requisito sarebbe necessario anche per entrare nei negozi a dettaglio, misura già adottata nella città di Amburgo, con l’unica eccezione dei negozi di beni di prima necessità. Verrebbe inoltre introdotto il vincolo per i non vaccinati di incontrarsi al massimo con altre 5 persone di due nuclei familiari, ad esclusione dei bimbi sotto i 12 anni. Olaf Scholz si è detto favorevole ad una votazione al Bundestag, il Parlamento tedesco, per introdurre l’obbligo vaccinale per tutti. Misura che potrebbe entrare in vigore a partire da febbraio come in Austria; entro fine anno dovrà entrare in vigore un obbligo quantomeno per il personale sanitario e di assistenza agli anziani. È allo studio una stretta alle manifestazioni di piazza. Non solo governatori riconducibili all’opposizione come il bavarese Markus Söder (Csu) ma anche dei partiti della nuova maggioranza come Winfried Kretschmann dei Verdi alla guida del Baden-Württemberg, chiedono poi che le partite di lega si svolgano con stadi vuoti fino alla fine dell’anno. È stato ipotizzato anche limitare ad un terzo della capienza gli ingressi in locali al chiuso.

Nella pronuncia sulle scuole la Corte costituzionale ha ritenuto giustificata la chiusura poiché accompagnata da didattica a distanza e limitata a due mesi. Ha però anche statuito che c’è un diritto dei ragazzi all’istruzione. È perciò improbabile che venga deciso di chiudere nuovamente tutti gli istituti scolastici, soprattutto quelli di istruzione primaria. Il futuro ministro dell’Istruzione Bettina Stark-Watzinger (Fdp) ha sottolineato che la chiusura potrebbe essere disposta solo come estremo rimedio. Quasi sicura invece la reintroduzione dell’obbligo di mascherina in classe per tutti oltre all’anticipazione e al prolungamento delle vacanze natalizie. Il Baden-Württemberg ha già fatto da apripista ed anche la Sassonia-Anhalt ha anticipato le vacanze di Natale al 17 dicembre. Dallo scorso 23 novembre, terzo Land a disporlo, è stato anche tolto l’obbligo di presenza a scuola (da non confondere con l’obbligo scolastico di partecipare alle lezioni. Giovedì sarà quasi certamente concordata anche la chiusura di club e discoteche, già in vigore in diversi Länder. Probabile infine l’estensione a tutto il paese del divieto dei fuochi di artificio a Capodanno.

Lunedi scorso ci sono state diverse proteste, sia in Meclemburgo Pomerania che in Sassonia, contro misure più rigide. La mobilitazione più partecipata si è svolta a Rostock con 890 persone. Si registra comunque una diminuzione di coloro che negano apertamente l’esistenza della pandemia si considera che possano essere fino al 9% circa della popolazione.

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