“La posizione della Chiesa è chiara”, “vaccinarsi ha detto il Papa è un atto di amore e io tradurrei questo nel senso di un atto di responsabilità”. Il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha risposto così a margine di un evento a una domanda sui cattolici No-vax. Ma non è il solo alto prelato che invita a un atto di responsabilità: il presidente della Cei invita tutti, specialmente i no vax, a vaccinarsi. “Non c’è un obbligo ma come dicono gli infettivologi grande garanzia è vaccinarsi – ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti -. Non esiste solo l’io esiste anche il fratello che mi sta accanto”.

Papa Francesco ha ricevuto la terza dose di Pfizer-Biontech già a fine ottobre. In Vaticano è partita da tempo la campagna di rinforzo per il vaccino anti Covid e Bergoglio è stato tra i primi a sottoporvisi: ha infatti più di 80 anni e quindi, secondo lo Stato, fa parte di una categoria prioritaria. Bergoglio aveva ricevuto la prima dose a gennaio, insieme agli uomini della Guardia Svizzera, considerati più esposti perché addetti al controllo degli ingressi del Vaticano. Sin dalle prime fasi della campagna di immunizzazione, aveva sostenuto la vaccinazione come azione di cooperazione e rispetto verso gli altri. Si era poi schierato apertamente contro alcuni membri della Chiesa scettici, chiedendo a tutti i suoi collaboratori di sottoporsi al siero. “Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore – aveva detto in un videomessaggio alla sua America Latina in agosto – L’amore è anche sociale e politico, c’è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società”.

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