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Matteo Bassetti ha querelato Gianluigi Paragone: la decisione dopo la lite a “Non è l’Arena”

"Non ho un padre che mi piazza lì alla Clinica di Malattie infettive di Genova dove sei adesso, ha detto Paragone. Peccato che mio padre, purtroppo, sia prematuramente scomparso il 12/9/2005 ed io abbia ottenuto la cattedra di malattie infettive a Genova nel Novembre 2019, cioè oltre 14 anni dopo la Sua morte", le parole del post dell'infettivologo e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova

di Giuseppe Candela

Matteo Bassetti ha querelato Gianluigi Paragone. L’infettivologo e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova ha comunicato sui social la sua decisione, nata in seguito a uno scontro avvenuto in diretta tv a “Non è l’Arena“, talk show di La7 condotto da Massimo Giletti.

Dopo una discussione sui vaccini, il medico aveva invitato Paragone a “prendersi una laurea in medicina” suscitando la replica del senatore eletto con il Movimento 5 Stelle, ora esponente del gruppo Misto e leader di Italexit: “Non ho un padre che mi piazza lì, alla Clinica di malattie infettive di Genova, dove sei adesso”, per poi aggiungere “Bassetti è figlio di papà“.

Già in trasmissione Bassetti aveva sottolineato di essere orgoglioso di essere figlio del padre, che è stato infettivologo e titolare del suo stesso attuale incarico, ma proprio per questo motivo ha deciso di sporgere querela contro il senatore: “Ogni promessa è debito e, come promesso, questa mattina, il mio avvocato Rachele De Stefanis ha depositato la denuncia querela nei confronti di Gianluigi Paragone per diffamazione aggravata a seguito di quanto accaduto il 17/11 durante la trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti. Non ho un padre che mi piazza lì alla Clinica di Malattie infettive di Genova dove sei adesso, ha detto Paragone. Peccato che mio padre, purtroppo, sia prematuramente scomparso il 12/9/2005 ed io abbia ottenuto la cattedra di malattie infettive a Genova nel Novembre 2019, cioè oltre 14 anni dopo la Sua morte“.

“Un atto dovuto non solo per dignità del sottoscritto ma soprattutto per mio padre, un padre retto e un Uomo stimato, prima ancora che grande Medico e Professionista. Non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso”, ha concluso Bassetti.

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