Musica

Abba, il ritorno dopo 40 anni: “Bello ma stavolta è davvero finita”. Il nuovo disco “Voyage”, tra amori vintage e l’inno alla libertà

Una delle band pop più amate del mondo è tornata con “Voyage”. Dieci brani che evocano un mondo d'altri tempi e con tante ballad. Il tempo essersi fermato per Agnetha, Björn, Benny e Anni-Frid che si esibiranno “in digitale” con una live band di 10 elementi in un’arena costruita appositamente a Londra dal 27 maggio 2022 tra hit storiche e brani inediti

di Andrea Conti

Agnetha, Björn, Benny e Anni-Frid, ossia gli ABBA, hanno segnato la storia della musica internazionale con quasi 400 milioni di album venduti in tutto il mondo, 17 hit al primo posto in classifica e più di 16 milioni di stream globali alla settimana. A quasi 40 anni dal ritiro delle scene gli ABBA sono tornati assieme per un progetto discografico e live. Si intitola “Voyage” il nuovo album (in pre-order ha già venduto oltre 80.000 copie nel Regno unito in soli tre giorni, ndr) mentre

il loro sulle scene sarà segnato da un tour dal 27 maggio 2022 che li vedrà cantare sul palco come avatar digitali in un’arena appositamente costruita, la “ABBA Arena”, al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra (venduti oltre 250.000 biglietti nei primi 3 giorni di vendita, ndr). In scaletta le loro più grandi hit e le canzoni più amate, assieme ai nuovi brani. Presente una band composta da 10 elementi che suonerà live.

UN VIAGGIO INDIETRO NEL TEMPO – Il disco – scritto e prodotto da Benny Andersson e Björn Ulvaeus nello studio Riksmixningsverket a Stoccolma – è stato trainato dall’ultimo singolo “Just A Notion” e dai precedenti “I Still Have Faith in You” e “Don’t Shut Me Down”. Il singolo natalizio sarà “Little Things” e offre un affresco proiettato direttamente alle feste: “È una bella mattina di Natale e perché non restiamo a letto per un po’? Abbastanza presto si sveglieranno dai loro sogni i bambini che scoppieranno tra risatine e urla “Oh, che gioia”. C’è anche l’amore in salsa vintage come in “I can be that woman” (“Non sei l’uomo che avresti dovuto essere, ti ho deluso in qualche modo… Non sono la donna che avrei potuto essere ma posso essere quella donna ora”) e l’amore per la band “I still have faith in you” (“E abbiamo bisogno l’uno dell’altro come combattenti in un ring, siamo in questo insieme, passione e coraggio… È tutto”). Chiude il disco tra archi e commozione l’Inno alla libertà: “Mi piace pensare che la libertà sia più di una semplice parola in un linguaggio grande e nobile. Le Odi alla Libertà spesso rimangono inascoltate”. Un album che riporta i fan della band indietro nel tempo confermandone lo stile in barba alle “nuove” tendenze.

“BELLO TORNARE IN STUDIO, MA ADESSO È DAVVERO FINITA” – “Sapevamo che se ci fosse stato uno show, avremmo dovuto avere anche un paio di canzoni nuove da inserire in scaletta – ha dichiarato Benny Andersson – quando, dopo 39 anni, siamo tornati in studio era come se il tempo non fosse mai trascorso. Parlo con Frida e Agnetha e so che anche loro sono estremamente felici di ciò che abbiamo realizzato”. Anni-Frid Lyngstad ha aggiunto: “Quelle prime sessioni di registrazione nel 2018 sono state divertentissime e quando Benny mi ha chiamato per chiedermi se avrei considerato l’idea di cantare ancora un po’ di canzoni, mi sono fiondata subito in studio! E che brani! Il mio rispetto e il mio affetto vanno a questi eccezionali e talentuosi autori, dei veri geni! Lavorare ancora in gruppo è stato bellissimo. Sono molto soddisfatta di quello che abbiamo creato e spero con tutto il cuore che i nostri fan la pensino allo stesso modo”.

Agnetha Fältskog: “Quando siamo tornati in studio non avevo nessuna idea di cosa aspettarmi. Ma lo studio di registrazione di Benny è un ambiente così amichevole e accogliente che prima ancora di accorgermene mi stavo già divertendo! Quasi non riesco a credere che sia finalmente arrivato il momento di condividere tutto questo col mondo intero”. A chiudere Björn Ulvaeus:”Quindi ora abbiamo 10 nuove canzoni, un intero album chiamato Voyage, intitolato così perché è stato un viaggio in territori inesplorati. Deve esserci una combinazione unica tra le voci di Frida e Agnetha per creare un suono così unico quando hanno ricominciato a cantare, era chiaro fin da subito che si trattava degli ABBA”. Spenti i riflettori degli show londinesi, per citare Benny Andersson a The Guardian, “This is it”, ossia “Stavolta è davvero finita”. La band si scioglierà definitivamente.

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