Domenico Masciari, candidato nella lista Bassolino per Napoli, ha postato in una storia sulla sua pagina Facebook una foto scattata in cabina elettorale, in cui si vede una scheda con la X sulla lista collegata al candidato sindaco Antonio Bassolino e la preferenza Masciari. Anche la moglie Alessandra Parlato, nota per essere una delle protagoniste della trasmissione tv The Real Housewives di Napoli, ha postato alcune storie su Instagram: “Potete mandare anche uno scatto, a buon intenditor poche parole“.

Scattare una foto all’interno della cabina elettorale – come ha fatto Masciari – è vietato dalla legge 96/2008, che prevede l’arresto da 3 mesi a 6 mesi e l’ammenda da 300 euro a 1000 euro. Per questo motivo, esiste il divieto di introdurre il cellulare – così come una qualsiasi macchina fotografica o videocamera – all’interno della cabina. La ratio principale della norma è cercare di evitare fenomeni di voto di scambio, senza dimenticare che l’articolo 48 della Costituzione prevede che il voto sia “personale ed eguale, libero e segreto”.

“Buongiorno sono davanti all’Umberto per chi non avesse seguito la diretta – ha detto la moglie di Masciari su Instagram – ho appena votato e lo dico con tutta onestà e franchezza come ha già fatto qualche nostra vera amica, potete mandare anche uno scatto. A buon intenditor poche parole”. E incalza: “Per gli indecisi almeno affidatevi a chi di politica davvero ne sa qualcosa, ha una storia famigliare“. Masciari è candidato nella lista di Bassolino, già primo cittadino di Napoli dal 1993 al 2000.

Interpellato dall’Ansa Masciari parla di “errore materiale”. “Era solo un facsimile nessuna volontà di fare uno spot elettorale o di effettuare la foto di una scheda autentica realmente votata. Nella mia galleria fotografica avevo questa foto che ritraeva un pezzo di un facsimile di una scheda. Forse ad alcuni è sembrata una scheda vera e quando me ne sono reso conto ho subito cancellato tutto”. Nel mirino delle polemiche anche la moglie di Masciari, Alessandra Parlato. Fanpage.it riferisce di un suo video su Instagram, poi cancellato, in cui avrebbe invitato a votare con questa frase: “Come ha già fatto qualche nostra vera amica, potete mandare anche uno scatto. A buon intenditor poche parole”.

Roma, scambio di schede tra Municipi – Scatoloni con le schede elettorali recapitati in un municipio invece che in un altro, tra ritardi e confusione. E’ successo a Roma, dal Municipio III, dove sono arrivate le schede con i nomi dei candidati del XIV, fino al XII dove, nel seggio in via Giuseppe Vanni, le operazioni di voto sono state perfino momentaneamente sospese. “Il disagio, poi risolto, è dovuto anche e soprattutto agli accorpamenti di seggi – spiegano all’Adnkronos dal seggio in zona Massimina – Non un episodio unico, perché da quanto sappiamo si sta verificando anche in altri Municipi”. Anche in alcune sezioni elettorali del Municipio XV di Roma, quello della zona di Tor di Quinto, l’apertura delle urne è stata complessa: “Al seggio 2416 non erano presenti alcuni elenchi degli elettori”, mentre hanno bloccato “il seggio 577 perché avevano le schede del Municipio V invece di quelle del XV”. Lo ha spiegato all’Ansa Alessandro Cozza, coordinatore del comitato del candidato presidente del Municipio XV, Daniele Torquati. Cozza ha poi spiegato: “Al seggio 2337 (zona San Godenzo) non erano presenti i registri elettorali degli uomini. E hanno dovuto consigliare di tornare dopo un’ora e mezza“. Sempre nel seggio di San Godenzo, in zona Cassia, il coordinatore fa sapere che i cittadini “hanno potuto iniziare a votare dalle 10.45 circa“.

Le schede di Volpiano mandate a Cuorgnè – Almeno una ventina di schede sbagliate sono arrivate ai seggi di Cuorgnè, nel Torinese, dove sono in corso le operazioni di voto per eleggere il nuovo sindaco. Si tratta di schede destinate alle amministrative di Volpiano che, per errore, sono state inviate appunto in alcuni seggi di Cuorgnè. Ad accorgersi del problema, questa mattina, è stato un elettore che, al seggio allestito alle scuole elementari, è entrato nella cabina per votare e si è trovato la scheda con le liste e i candidati a sindaco di Volpiano. I successivi controlli hanno permesso di recuperare almeno una ventina di schede sbagliate.

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