È una svolta super sexy quella impressa da Alberto Caliri a Missoni. Microbikini, lunghi strascichi, abiti a sirena dalle trasparenze intriganti e, ancora, microtop che lasciano decisamente tanta pelle scoperta: la collezione Donna Primavera/Estate 2022 trasuda freschezza, leggerezza e quella voglia di vivere che si riaccende in noi con i primi caldi di maggio. Il debutto in passerella del nuovo direttore creativo dell’azienda di Sumirago lascia il segno: questa collezione, la prima nella storia della Maison a non esser stata disegnata da nessuno dei componenti della famiglia che l’ha fondata, è un perfetto esempio di come un brand possa rinnovarsi senza cancellare il proprio passato né snaturare la sua storia.

E a suggellare la (ri)nascita di questa Missoni 2.0 c’erano in prima fila nella fonderia milanese scelta come location della sfilata proprio per “fondere passato e presente”, le tre generazioni dell’azienda: Rosita, Angela e Margherita Missoni. Certo, on Angela, Caliri ha lavorato per quasi 20 anni: “Dal mio punto di vista era fondamentale fare un focus su Missoni, che non è un marchio da stravolgere perchè c’è tutto anzi forse troppo“, racconta il designer, spiegando di aver lavorato per sottrazione sui fondamenti dello stile Missoni – i tessuti con le fantasie a zigzag, gli arazzi, i patchwork – finendo per rileggerli in chiave contemporanea, ripulendoli da quella patina borghese che li aveva avvolti. Il risultato è una collezione che strizza gli occhi alla Gen Z, iper femminile, sensuale, decisamente sexy. E non è un caso che il capo più ricorrente sia proprio il bikini, micro, proprio come i top a fascia o legati al collo, accompagnati a minigonne e jeans a vita bassa in stile anni Duemila. Poi via di rete, tessuti metallici e fili di lamé a rendere audaci gli abiti da odalisca. Un cambio di passo che, ne siamo certi, darà nuova linfa vitale alla Maison.

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