Al rientro dalle vacanze, con la pelle che ha subito dosi massicce di raggi solari, sale marino ed esposizione al vento è facile ricorrere subito a prodotti cosmetici che ammorbidiscano la cute e ridonino freschezza. Tra i preferiti ci sono gli oli a base di principi attivi vegetali. Ma tra offerte miracolose e sostanze particolarmente pubblicizzate, siamo sicuri che offrano tutti questi effetti benefici? “Di sicuro gli oli vegetali hanno proprietà cosmetiche ben definite. Sono emollienti, idratanti, nutrienti, antiaging, decongestionanti e tonificanti per la pelle del volto e del corpo. E anche per i capelli e il cuoio capelluto”, spiega la dottoressa Fiorella Bini, dermatologa, tricologa, omeopata, fitoterapeuta e medico estetico.

Con quali criteri allora possiamo scegliere un buon olio cosmetico?
“Ciascun olio ha differenti capacità cosmetiche e terapeutiche e quindi è opportuno scegliere quello più adatto in base alla condizione da trattare”.

L’olio mosqueta sembra avere un particolare appeal in questo periodo. Come anche argan, avocado od olio di cocco. Quanto è frutto di moda o invece di concrete proprietà dermatologiche?
“Tutti questi oli vegetali presentano ottime proprietà e quindi il loro ‘appeal’ è più che meritato. L’olio di rosa mosqueta, per esempio, contiene alte concentrazioni di acidi grassi essenziali e di vitamina C, che gli conferiscono proprietà rigenerative, cicatrizzanti e antiaging; inoltre contrasta secchezza e fissurazioni cutanee. L’olio di argan viene chiamato anche ‘oro del deserto’ per la preziosità dei suoi componenti: omega 3 e 6, ad azione rigenerante a livello cutaneo, vitamine A ed E, antiossidanti che rallentano l’invecchiamento cellulare e utili anche per proteggere, elasticizzare e idratare la pelle. Inoltre contiene polifenoli, che stimolano la formazione di collagene e danno elasticità. E poi abbiamo l’olio di avocado: nutre e idrata la pelle, contrasta l’invecchiamento, favorisce la guarigione di ferite e ustioni, è efficace contro il prurito. Tutto questo è dovuto all’alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi, vitamine, proteine, lecitina. Infine l’olio di cocco, che grazie al suo effetto idratante, nutriente e all’azione lenitiva e anti-arrossamenti, è adatto per pelli secche, sensibili, danneggiate e irritate. È utile dopo le scottature solari e contribuisce a ottenere una buona abbronzatura”.

Quali oli antirughe preferire a seconda della zona del corpo da trattare e del tipo di pelle?
“L’olio di vinacciolo presenta un elevato contenuto di polifenoli, che sono potenti antiossidanti, quindi è utile per contrastare l’invecchiamento della pelle del volto, curarne l’elasticità e proteggere dai radicali liberi. L’olio di rosa mosqueta è un ottimo antirughe, particolarmente adatto alle pelli secche. Per il massaggio del corpo, consiglio l’olio di Jojoba, grazie alle proprietà emollienti e idratanti, ma anche antinfiammatorie e stimolanti la circolazione cutanea”.

Per i capelli, non si contano le numerose offerte per il loro trattamento. Su quali prodotti possiamo orientarci per non sbagliare?
L’olio di avocado contribuisce a migliorare la salute del cuoio capelluto che presenta eccessiva secchezza e ne allevia il prurito. Per ristrutturare i capelli, interviene l’olio di cocco, che idrata e rende lo stelo più lucido e voluminoso, come pure l’olio di argan. Quest’ultimo ha anche un effetto anticrespo, rivitalizza i capelli secchi e sfibrati, li protegge dal calore del phon e da sole, salsedine, cloro”.

Per le unghie, smagliature..?
“Consiglio olio di germe di grano, olio di argan e di mandorle dolci. Grazie alle loro proprietà antiossidanti, emollienti, elasticizzanti sono particolarmente indicati per prevenite e contrastare le smagliature; mentre l’olio di cocco è ottimo per le mani, ammorbidisce e idrata in profondità. E impedisce la formazione delle cuticole intorno alle unghie”.

Quali prodotti a suo avviso meriterebbero di essere più rivalutati rispetto ad altri di tendenza?
“Attualmente si tende a ricercare prodotti sempre nuovi, provenienti da luoghi esotici, per sostituire quelli già noti e in uso da tempo. La ricerca deve andare sempre avanti, ma occorre prudenza nei confronti delle sostanze naturali: anche per gli oli vegetali ‘alla moda’ occorre attenzione e un’accurata sperimentazione prima del loro utilizzo, per evitare spiacevoli inconvenienti”.

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