All’ennesimo rinvio per motivi di salute il Tribunale di Milano aveva deciso: perizia sulle condizioni di Silvio Berlusconi. Ma l’ex premier, imputato per corruzione in atti giudiziari insieme ad altre 28 persone per la lunga coda dell’affaire Ruby, ha rifiutato scrivendo una lettere in cui ha sostenuto che la perizia sarebbe stata lesiva. A sorpresa a difendere le ragioni del leader di Forza Italia, che in passato grazie a rinvii, dilazioni e lodi ha incassato ben otto prescrizioni, è arrivata la dichiarazione di un altro ex presidente del Consiglio e avversario storico. “Proporre una perizia psichiatrica per Berlusconi è una delle ennesime follie dell’Italia” la risposta di Romano Prodi durante l’intervista di Giovanni Minoli, nel corso della cerimonia per la consegna del Premio Cavour a Santena (Torino). Prodi ha riconosciuto a Berlusconi “il merito di avere spostato Forza Italia verso una linea europea. Potrebbe aspirare al Premio Cavour? Questo dipende dalla giuria, non da me”. Tra le prescrizioni incassate da Berlusconi c’è anche quella per la corruzione dell’ex senatore De Gregorio che votando contro il governo Prodi ne provocò la caduta.

I processi a carico di Berlusconi – accusato di aver pagato i testimoni nei procedimenti Ruby in cui è stato assolto – sono fermi da mesi. basti pensare che a Siena il pm ha pronunciato la sua requisitoria il 13 febbraio 2020. La corte, che deve pronunciare la sentenza, non è mai entrata in camera di consiglio. E questo è quello che è accaduto in altri Tribunali, Milano in primis. A settembre era stato chiesto l’ennesimo rinvio per motivi di salute. Già nel maggio scorso, a causa delle condizioni di salute dell’ex premier, il processo Ruby ter era stato rinviato pe quattro udienze di seguito. Precedentemente i giudici avevano respinto le istanze di accusa e difesa che chiedevano di separare la posizione di Berlusconi da quella degli altri 28 imputati, tutti accusati di corruzione in atti giudiziari. Analoga richiesta era stata avallata invece dai giudici del filone in corso a Siena: nel capoluogo, dove la richiesta di condanna dell’accusa pende dal 2020, la posizione di Berlusconi è stata stralciata da quella dell’unico altro imputato, l’amico cantautore Mariano Apicella, che invece deve rispondere di falsa testimonianza.

Nelle ultime due settimane, Berlusconi è stato per tre volte all’ospedale San Raffaele. L’ultima volta è stata lunedì 6 settembre per sottoporsi a un controllo medico di mezz’ora. Una settimana prima, lo scorso primo settembre, il fondatore di Forza Italia era stato nella clinica per circa due ore. Alcuni giorni prima invece c’era stato l’ultimo ricovero, quello del 27 agosto. Il blitz dal medico personale, Alberto Zangrillo, aveva ancora una volta agitato gli azzurri, anche se ormai il partito è abituato ai continui pit stop dell’ex presidente del Consiglio legati al suo stato di salute altalenante a causa delle aritmie cardiache dovute all’operazione a cuore aperto subita nel 2016 e agli effetti del long Covid post contagio, avvenuto esattamente un anno fa. Ora però che avrebbe dovuto sottoporsi alla perizia dei medici della corte, però, Berlusconi aveva preferito sottrarsi.

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