Tre gazebo danneggiati: “Qualcuno è entrato, ha distrutto i manifesti e ha fatto i bisogni dentro“. A dirlo è Beppe Sala, sindaco in corsa per un secondo mandato alla guida di Milano. Lo ha sottolineato nel corso di un’intervista con i media locali, in risposta all’avversario di centrodestra Luca Bernardo, che punta il dito contro l’assenza di cartelloni in giro per la città (determinata dal fatto che le liste, in tutto 28, sono troppe per gli spazi disponibili: nessuno perciò può applicare i propri manifesti elettorali fino a quando non verranno ridefiniti). I tre gazebo distrutti si trovano in Forze Armate, a Bonola e in piazza Miani. Già nei giorni scorsi erano state colpite le strutture del Movimento Cinque Stelle. Pochi giorni dopo sono stati individuati i responsabili: quattro No green pass fra i 47 e i 62 anni, nei confronti dei quali sono stati emessi quattro provvedimenti di perquisizione.

“Il punto è se si vuole strumentalizzare o no. Io dei gazebo rovinati non ho detto nulla”, ha continuato il primo cittadino in riferimento a quanto detto da Bernardo. “Bisogna capire se in questo momento in cui serve tranquillità si vuole o meno alzare i toni. Lui li alza, io lavoro e cerco di risolvere tutto”. Il candidato di centrodestra aveva parlato del rischio di “narcotizzare la campagna elettorale” proprio a causa delle plance elettorali vuote. Su questo tema è intervenuta con una nota l’assessore ai Servizi Civici del Comune di Milano, Roberta Cocco: “Nessuno sarà penalizzato perché i manifesti elettorali non potranno essere affissi fino al momento in cui l’installazione dei tabelloni non sarà completata. Cosa che avverrà tra due giorni al massimo”.

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