Televisione

Fabio Fazio non darà voce ai ‘no-vax’: “Buon senso”. E su Berlusconi: “Mi ha ‘convocato’ in camerino, ecco cosa mi ha detto”

"È il momento di essere un po’ assertivi. Bisogna ricominciare come in prima elementare, dai fondamentali: dalla A di Abecedario. Lì fuori c’è anche chi va contromano in autostrada. Ma non ci fai un giornale o un talk-show, invitandoli a parlare di guida sicura con il comandante della polizia stradale. Non sono posizioni paritarie", le parole del conduttore che dal 3 ottobre torna con Che Tempo che Fa

di Giuseppe Candela

Debutterà domenica 3 ottobre la nuova edizione di “Che tempo che fa“, la storica trasmissione condotta da Fabio Fazio tornerà in onda su Rai3 con una certezza: non darà voce ai no-vax. “Veramente vorrei applicare solo un po’ di buon senso in televisione. Mi sembra di vivere in un mondo impazzito, dall’Afghanistan a quelli che non si vogliono vaccinare mentre il virus fa milioni di morti. Ci tocca leggere di professori universitari contrari al green pass, nell’anno in cui è stata sconfitta la poliomielite nel mondo. Viene in mente quel libro di Roberto Vacca che si intitolava Medioevo prossimo venturo. Ci siamo. E senza nemmeno la spiritualità del Medioevo”, ha dichiarato il conduttore savonese in un’intervista al Foglio.

Nessun dibattito tra categorie, nessuno scontro tra virologi e no-vax: “È il momento di essere un po’ assertivi. Bisogna ricominciare come in prima elementare, dai fondamentali: dalla A di Abecedario. Lì fuori c’è anche chi va contromano in autostrada. Ma non ci fai un giornale o un talk-show, invitandoli a parlare di guida sicura con il comandante della polizia stradale. Non sono posizioni paritarie. Confalonieri dice che i no-vax servono alla sceneggiatura del talk show? Certo. Ma poi tutto questo ha degli effetti, perché non è vero che il pubblico sa sempre distinguere. Il pubblico ci crede. Si appassiona. In taluni programmi vengono dette cose terribili, anche violentissime. E se però in tv tutto finisce lì, una volta spente le telecamere, per la gente fuori non è così. La finzione e la recita non vengono percepite come tali. Le parole possono fare molto male. Edoardo Sanguineti quando venne a Sanremo nel 1999 disse ai giovani in concorso che ‘le parole sono importantissime, non sprecatele’. Questo vuol dire che dobbiamo chiudere qui la nostra conversazione, ma vuol dire anche che chi parla in tv ha una grande responsabilità. Ovviamente si può dire e fare tutto, ma bisogna assumersela questa responsabilità. E sono certo che chi dà voce all’antiscienza, poi, se finisce sotto i ferri per l’appendicite, vuole essere operato da un chirurgo. Non dal mago do Nascimento”.

Un concetto chiaro e che poco ha a che a fare, secondo Fazio, con la libertà di espressione: “Se tu non ti vaccini e resti a casa senza uscire mai, sono fatti tuoi. Ma se esci, non esiste una libertà di contagiare.” Dal 3 ottobre la trasmissione vedrà ancora una volta nel cast fisso Luciana Littizzetto ma anche le new entry Tullio Solenghi e Massimo Lopez, oltre ai numerosi ospiti internazionali e non pronti a presenziare nel titolo di Rai3. Ormai non più ostacolato da Salvini (“L’ha fatto per 123 volte, diciamo che non ne sento la mancanza”) e dove anche Berlusconi è stato ospite, cosa impensabile fino a pochi anni fa.

Ospitata che Fazio racconta al Foglio svelando un retroscena inedito: “Prima dell’intervista la sua segretaria mi aveva detto che Berlusconi voleva parlarmi in privato, da solo a quattr’occhi. E la cosa mi preoccupava. Mi chiedevo quale grossa notizia dovesse darmi: un nuovo partito? Non ero in ansia, ma quasi. Arriva il giorno dell’intervista e lui è in ritardo. Ci sono appena tre minuti prima che inizi la trasmissione. Quindi corro, trafelato mentre i secondi volano. Esco dallo studio, attraverso il cortile, e lo raggiungo in camerino. Lui mi saluta, chiede a tutti di uscire. E quando finalmente siamo da soli mi dice: ‘Lei deve tagliarsi la barba’.”

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