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Rage Room, a Milano apre la prima “stanza della rabbia”: 15 minuti per distruggere a bastonate oggetti di ogni tipo e sfogare lo stress

Gli strumenti di distruzione? Mazze da baseball, ferri da golf, badili, martelli, piedi di porco. Il vestiario è antinfortunistico, i kit di oggetti sono forniti dal personale. Dalla tecnologia da ufficio alle cianfrusaglie e suppellettili: vale anche il famoso servizio di piatti dei suoceri, regalati alla coppia per vendetta mascherata da dono nuziale. Se vuoi te lo porti e te lo spacchi

di Simona Griggio

Il pugno al muro? Un classico sfogo della rabbia nell’universo maschile. Basta addentrarsi in un sito di consulti medici per vedere in quanti scrivono: “Dottore, ieri a causa del nervosismo ho dato ripetutamente pugni al muro”, “Quattro mesi fa in un momento di rabbia ho tirato un pugno al muro. Non mi pare di aver sentito rumori particolari ma … la mia mano tornerà nuova?”. Ai triage dei Pronto soccorso ormai ci sono abituati. Ora però il rimedio c’è. Ed è preventivo. Si chiamano Rage Room o Anger Room e sono le stanze del combattimento e della rabbia. O meglio, le stanze dove combattere la rabbia sotto forma di oggetti da distruggere. Nate in Giappone e negli Stati Uniti, sono arrivate pochi anni fa anche in Italia. Aperte a tutti, permettono di sfogare stress e aggressività.

Che cosa sono? Locali attrezzati dove entri, spacchi, paghi e te ne vai. Si spera fischiettando. Le Rage Room, complice anche il lockdown e l’accumulo di energia repressa durante la fase più grave delle restrizioni, stanno diventando un trend. Da Firenze a Torino, da Sanremo a Milano, da Perugia a Bologna e Roma, questi luoghi di gioco allo spacca-tutto si diffondono regione per regione. La numero uno è nata a Legnano prima dell’emergenza Covid 19, le ultime due hanno aperto in questi giorni a Sanremo e a Milano. Il locale fornisce oggetti e attrezzatura: casco, equipaggiamento, cose da distruggere, strumenti da distruzione e volendo anche una colonna sonora a scelta.

Gli strumenti di distruzione? Mazze da baseball, ferri da golf, badili, martelli, piedi di porco. Il vestiario è antinfortunistico, i kit di oggetti sono forniti dal personale. Dalla tecnologia da ufficio alle cianfrusaglie e suppellettili: vale anche il famoso servizio di piatti dei suoceri, regalati alla coppia per vendetta mascherata da dono nuziale. Se vuoi te lo porti e te lo spacchi. “Quante volte ti capita di voler gridare per esternare la debolezza di un momento? Quante volte vorresti sfogare delusione, collera e frustrazione ma il contesto ti impedisce di farlo?”. E’ lo slogan di uno dei siti di Rage Room. Ecco la promessa: “Noi ti permettiamo di eliminare questa barriera artificiosa e dar sfogo ad uno dei tuoi istinti primordiali, la madre dei sette vizi capitali: l’ira!”. Una proposta allettante per chi non si diverte abbastanza a ricacciare a randellate nelle tane le testoline delle talpe che sbucano in ogni sala giochi che si rispetti.

​Il set di oggetti da distruggere lo scegli tu, da cinque a più di trenta. La musica preferita anche. Heavy metal, rock, classica, quello che vuoi. Il trattamento, da soli o in compagnia, è considerato rivitalizzante. E’ persino comprensivo di video da condividere e rivedere. Puoi portare con te anche la nonna, il tuo capo, una persona complice. Basta che il gruppo non sia formato da più di tre persone. Il gioco dura 15 minuti ma tanto basta per spaccare quel vaso cinese oggetto di diatriba in famiglia, quella stampante vetusta che funziona solo quando non serve, quelle “buone cose di pessimo gusto” che fanno tanto vetrinetta d’altri tempi. Come nella poesia di Guido Gozzano “L’amica di nonna Speranza”.

​I pacchetti disponibili, con variazione di prezzo, sono diversi. Il livello premium include almeno trenta oggetti da spaccare, il deluxe, per i casi di rabbia più grave, assicurano un’operazione massiva di smaltimento delle pulsioni più aggressive. Si chiamano: “Sì, ma fattela una risata, “Stai calmo”, “Rilassati”. E prevedono anche la presenza di elettrodomestici. A richiesta, anche di angurie e meloni.

Da dove viene il materiale che può essere fracassato a suon di mazzate o di bastonate? Arriva spontaneamente da gente che se ne vuole sbarazzare. Il fenomeno delle stanze della rabbia è stato analizzato anche dagli psicologi. Due le valutazioni: chi le giudica effettivamente utili per sfogarsi e liberarsi dallo stress, chi le considera una forma di organizzazione dello sfogo di rabbia a fini commerciali. Di fatto, chi ci è stato, si è sentito alleggerito dalla tensione. Ma è davvero così importante distruggere per liberarsi dalla rabbia?

Rage Room, a Milano apre la prima “stanza della rabbia”: 15 minuti per distruggere a bastonate oggetti di ogni tipo e sfogare lo stress

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