Scrittrice, giornalista, autrice televisiva, attivista nel volontariato: Alessandra Appiano è stata tutto questo prima di vedere interrotta la sua corsa a 59 anni, mentre era ricoverata in un ospedale milanese per una grave depressione. La sua figura e la sua storia rivivono in “Amica di salvataggio”, il docufilm presentato da Rai Documentari e Rai per il sociale in onda giovedì 17 giugno alle 23.00 su Rai Due e quindi disponibile su Rai Play.

Diretto dal marito Nanni Delbecchi, scritto da Nanni Delbecchi con Vito Oliva, il docufilm è affidato alla voce narrante di Lella Costa, che ci conduce per mano a casa di Alessandra: è lei stessa a ricevere gli amici a casa sua, a discutere con loro, a rievocare le tappe della sua vita, i traguardi e le delusioni. Ma Alessandra si confronta anche con le sindromi depressiva e bipolare, disturbi dell’umore cominciati quando era ancora una ragazzina piena di sogni che, nonostante le difficoltà, si sarebbero realizzati. Proprio una crisi più violenta delle altre l’avrebbe costretta a un ricovero conclusosi con un gesto avvenuto in circostanze ancora da chiarire (è in corso un procedimento penale).

Amica di salvataggio è anche una riflessione sul nesso invisibile ma strettissimo che lega gioia e male di vivere. “Invecchiare è come salire su una collina, solo da un certo punto in poi si vede il panorama sotto di noi e si vede – o ci sembra di vedere – il senso della nostra vita. E anche il non senso” dice Alessandra, alle cui parole si alternano le testimonianze degli amici, persone più o meno note con cui ha condiviso il suo percorso, da Renzo Arbore a Monica Leofreddi, da Diego Dalla Palma a Don Antonio Mazzi.

“Questo docufilm è stato realizzato in nome dell’amicizia e grazie al potere dell’amicizia: tutti hanno collaborato in forma gratuita” racconta l’autore Nanni Delbecchi “e ha le stesse finalità dell’Associazione di volontariato Alessandra Appiano-Amici di salvataggio: restituire l’energia luminosa di Alessandra, raccontare le difficoltà e le lacune che si affrontano nella cura dei disturbi dell’umore, affinché quello che è capitato ad Alessandra non debba più capitare ad altri”.

“Abbiamo scelto di partecipare a questo documentario perché accende le luci su uno dei mali oscuri della nostra società”, dice il direttore di Rai Documentari Duilio Giammaria, che ha voluto questa produzione indipendente per aprire al grande pubblico il delicato tema del disagio psichico. “Il compito di riflettere e prevenire è particolarmente importante per noi del Servizio Pubblico“.

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